A Ferrara, per parlare di giornalismo

01 ottobre 2014

Dal 3 al 5 ottobre si terrà a Ferrara il Festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale, alla sua ottava edizione. Sarà un weekend di incontri, dibattiti, spettacoli e proiezioni con grandi ospiti da tutto il mondo.

Tema principale dell’edizione di quest’anno è l’informazione: il giornalismo d’inchiesta, il giornalismo economici e quello narrativo saranno analizzati da diversi punti di vista. Si parlerà anche di diritti e diversità: omosessualità, aborto e violenza sulle donne e verrà affrontato anche il tema dei diritti degli immigrati.

Tra le donne protagoniste di questo weekend, Maisa Saleh (nella foto) è una giornalista siriana. Ha lavorato come corrispondente per la Orient news television, seguendo la guerra civile in Siria da Damasco. Nascondendo la sua identità, ha condotto un programma settimanale di interviste ai rivoluzionari, occupandosi anche della resistenza non violenta della popolazione civile. Nel 2013 è stata arrestata e trattenuta per sette mesi dal governo di Bashar al Assad. A Ferrara le verrà consegnato il Premio Anna Politkovskaja 2014

Pınar Selek invece è una sociologa e attivista turca. Dal 2006 è l’editrice della rivista femminista Amargi. È ricercatrice all’École normale supérieure di Lione e vive in esilio in Francia. Poi c’è Lydia Cacho, scrittrice, giornalista e attivista messicana. Si occupa di diritti umani, violenze di genere, vittime di stupri, traffico di esseri umani e pedofilia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. I suoi libri pubblicati in Italia sono I demoni dell’Eden (Fandango 2005) e Schiave del potere. Una mappa della tratta delle donne e delle bambine nel mondo (Fandango 2013).

di Elisabetta Sala