17 giugno 2015

Nuovi trend di viaggio: una vacanza gourmet (e bio!) in Sudafrica

Senza tanti giri di parole: in Sudafrica si mangia benissimo. La scena gastronomica è dominata da giovani chef che inventano piatti raffinati usando prodotti organici a chilometro zero. Resi ancora più buoni dal fatto che, a fine cena, il conto non svuota il portafoglio. Ecco le tappe da gourmet per gustarsi il Sudafrica.

Capetown: l’orto in tavola
Tra i vigneti a un’ora da Capetown, in una fattoria del 1690, il Babel porta in tavola solo piatti cucinati con frutta e verdura coltivati nell’orto della tenuta. La filosofia dei cuochi? I piatti devono essere intonati con i colori della stagione! Quindi, d’estate impazza l’insalata con zucca, arance, carote e chicchi di melograno. Portate principali da 5/6 euro.

Durban: piatti-gioiello
Lo chef Graham Neilson si è fatto le ossa lavorando con varie stelle (Michelin) della ristorazione e oggi sfama i foodies che passano da Durban, solare città “spiaggiata” sulle coste dell’oceano Indiano, nel suo 9th Avenue Bistro. I suoi, oltre che essere buoni, sono piatti bellissimi, perché anche l’occhio vuole la sua parte. Un esempio da dessert? Cheesecake-gelato di mirtilli. Menu degustazione a 25 euro.

Johannesburg: a chilometro zero
Il ristorante Five Hundred è la ciliegina sulla torta del poshissimo Saxon Hotel di Johannesburg. Verdure, erbe e fiori serviti nei suoi piatti vengono coltivati direttamente sulla terrazza dell’albergo. A ogni portata, poi, viene abbinato un vino particolare, a siglare il lavoro di team tra i sommelier e lo chef, il pluripremiato David Higgs.

Infine, per le choco-addicted…
Torniamo a Capetown, dove si trova Honest Chocolate, laboratorio artigianale dove il cioccolato si lavora a mano, usando ingredienti 100% sudafricani. Pure il packaging è eco-compatibile, per zero impatto sull’ambiente. Da provare, i BonBon: crema al cioccolato ricoperta da… cioccolato. Costo: 4 euro la scatola.

Federica Presutto