“Per un distributore di merendine in più”, storia illustrata contro il bullismo

01 giugno 2017

In Per un distributore di merendine in più, di Simona Diodovich, Georgie, Luke, Jack, Bill e Pixy hanno qualcosa in comune, anche se all’inizio non lo sanno. Sono più forti di quello che pensano, sebbene il compagno di scuola Brandon li prenda di mira ogni giorno, bullizandoli in ogni modo. Ma è proprio grazie alla cattiveria di quest’ultimo che i cinque ragazzi si uniranno, diventando uno splendido gruppo di amici che parteciperà a un’impresa all’apparenza impossibile, portandola a termine contro ogni pronostico.

Attorno a un distributore di merendine la scrittrice e illustratrice milanese Simona Diodovich (con la consulenza di una psicologa) costruisce un romanzo per ragazzi dai 9 ai 12 anni che tratta il tema attualissimo del bullismo e del cyber-bullismo.

I dati sul fenomeno sono sempre più allarmanti. Dal settembre 2015 al giugno 2016 Telefono Azzurro ha gestito circa 1 caso al giorno di bullismo e cyberbullismo, un dato preoccupante, che rappresenta solo la punta dell’iceberg rispetto alla vastità delle manifestazioni. In totale i casi gestiti sono stati 270, che hanno richiesto un totale di 619 consulenze.

Ma chi sono i bulli? Sono generalmente maschi (60% dei casi). L’età delle vittime si sta abbassando e vede come bersaglio bambini sempre più piccoli, anche di 5 anni (22% dei casi). Le richieste di aiuto per episodi di cyberbullismo, invece, hanno inizio durante le scuole secondarie di primo grado, a circa 10-11 anni, e proseguono nell’adolescenza (1 richiesta su 2 coinvolge preadolescenti).

Le conseguenze del bullismo, quando non viene denunciato a genitori o insegnanti, investono anche il resto della vita delle vittime, con problemi scolastici, difficoltà relazionali e problematiche legate all’area della salute mentale (bassa autostima, ansia diffusa, paura o fobie, atti autolesivi e tentativi di suicidio). Ben il 30% delle vittime di bullismo mette in atto comportamenti di autolesionismo, mentre il 10% avrebbe pensato o tentato il suicidio. Il pericolo Blue Whale, il gioco di morte che si sta diffondendo in tutto il mondo attraverso i canali digitali, e i casi denunciati di recente anche in Italia, portano alla ribalta un tema che bisogna affrontare con tutti gli strumenti possibili.

Ecco perché un libro illustrato, con un linguaggio adatto ai più piccoli, può aiutare a spiegare loro i rischi dei comportamenti che ogni giorno si trovano ad affrontare, in classe e non solo.

Il link per acquistare il libro (€ 8,30):

Eleonora Molisani @emolisani