17 febbraio 2018

Robert Pattinson: «L’amore? Più complicato nella vita che nei film»

Anche ora che gira film d’autore, a dieci anni esatti dal primo film della saga di Twilight e a sei dall’ultimo, Robert Pattinson ha stuoli di fans pronte ad aspettarlo, a gridare “Robert! Robert!” vedendolo arrivare sul tappeto rosso. Succede al Festival di Berlino, dove il 31enne attore ha presentato una commedia western che è anche una storia d’amore: in Damsel dei fratelli David e Nathan Zellner, uno dei film del concorso, l’attore è un singolare cowboy che attraversa l’America selvaggia con un pony nano e una chitarra in spalla, per cercare il suo grande amore Penelope (Mia Wasikowska) e chiedere la sua mano.

«È un ragazzo che crede nell’amore puro e vero, una sognatore che ha una visione poetica delle cose. La vita reale e l’amore quotidiano sono molto più complicati di così» ha detto in conferenza stampa Robert Pattinson (che lo scorso autunno ha chiuso la storia con FKA Twigs e anche sul red carpet della Berlinale è arrivato solo con la coprotagonista del film). «Ho accettato il ruolo perché l’ho trovato originale».

Sia Pattinson che la coprotagonista Mia Wasikowska hanno parlato anche del caso Weinstein e di #MeToo. «Questo movimento è una cosa formidabile per tutti quelli che hanno subito molestie e non hanno avuto la forza di uscire dal silenzio» ha detto Robert. «Vedere che altre persone hanno denunciato e detto “no” può dare coraggio, far sentire più forti e sicuri qualsiasi cosa sia successa. E questo è meraviglioso». E Mia ha aggiunto: «Ero in Australia quando è scoppiato il caso Weinstein e ho seguito tutto a distanza, perciò la prima manifestazione alla quale ho preso parte è stata il Respect Rally, il mese scorso al Sundance Festival: c’era una tale energia! È stato fantastico sentire quanto le persone si sentano unite su questo tema, penso che tutto questo porterà davvero un cambiamento».

Valeria Vignale