27 dicembre 2019

I film da vedere al cinema durante le feste

Favole o thriller? Adrenalina o risate? Tu Style ha scelto un ventaglio di film in arrivo al cinema durante le feste. Diversissimi, da scegliere secondo il vostro mood

 

PINOCCHIO di Matteo Garrone, con Roberto Benigni, Italia, 125’.

L’impatto visivo è straordinario, con effetti speciali artigianali, cast d’eccezione e un Pinocchio (Federico Ielapi) sorprendente. Come ne Il Racconto dei racconti, Matteo Garrone disegna uno scenario magico rispettando il libro di Collodi (ma qualcuno vede nel burattino una metafora del robot che vuol diventare umano). Tra fantasy e horror la fiaba italiana più famosa del mondo ha il suo film.

 

IL MISTERO DI HENRI PICK Di Rémi Bezançon, con Fabrice Luchini, Francia/Belgio, 100′.

Chi è davvero Henry Pick? Il pizzaiolo autore postumo di un romanzo memorabile? Il raffinato collezionista? L’aspirante scrittore? Come in un gioco di scatole cinesi, il mistero di Henry Pick ne nasconde molti altri. Il libro trovato per caso in una biblioteca che raccoglie soltanto opere rifiutate mette alla prova tutti. La soluzione è, come in ogni giallo che si rispetti, nascosta
in bella vista.

IL PRIMO NATALE di e con Ficarra e Picone, con Massimo Popolizio, Italia, 100’.

Valentino, prete in fissa col presepe vivente, e Salvo, il ladro di arte sacra che ha tentato di fregarlo, vengono catapultati insieme in Palestina nell’anno zero. Cercano la capanna di Gesù, si uniscono ai ribelli zeloti, sono catturati da Erode, fanno battute su Roma ladrona. Con un film ben costruito, tra leggerezza e sorrisi, Ficarra e Picone vogliono far pensare al senso vero del Natale,e ai migranti. Ma nell’operazione la verve comica si perde un po’.

 

THE FARWELL – UNA BUGIA BUONA di Lulu Wang,con Awkwafina, Zhao Shuzhen, Usa/Cina, 98’.

Billi, nata in Cina e cresciuta negli Usa, scopre che alla sua amata nonna, rimasta a Changchun, restano poche settimane di vita ma tutti in famiglia vogliono nascondere la verità alla diretta interessata. Con la scusa di celebrare insieme un matrimonio affrettato si riuniscono nel paese d’origine, riscoprendo le radici comuni, lo spirito della nonna, il ruolo di ognuno nel gruppo. Delicata, ironica e originalissima celebrazione degli affetti.

 

DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA di Teona Strugar Mitevska, con Zorica Nusheva, Labina Mitevsk, Macedonia 100’.

Macedonia, Epifania. Petrunya, laureata disoccupata, infrange un tabù religioso. Recupera la croce lanciata nel fiume daun prete durante una processione ortodossa. È una tradizione, una gara alla quale di solito partecipano solo gli uomini, ma vince lei. La portano al posto di polizia,
la accusano di furto. Petrunya si difende a testa alta in questo film femminista, coraggioso, aperto
alla speranza.

 

JUMANJI: THE NEXT LEVEL di Jake Kasdan, con Dwayne Johnson, Jack Black, Usa, 123’.

Non c’è bisogno di una ragione speciale per tornare a Jumanij. Il primo film è andato bene, e tanto basta. Perciò la squadra capitanata da Dwayne Johnson si trova di nuovo catapultata nell’isola dove di videogioco si può anche morire. Prove da superare, trappole, struzzi giganti, serpenti e macachi, c’è tutto. Ma in più ci sono imprevisti scambi d’identità, un cavallo volante e un paio di citazioni per cinefili. Divertente.

RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME di Céline Sciamma, con Adèle Haenel, Valeria Golino. Francia, 120’.

Tre donne nella Francia del 1770, alla vigilia della Rivoluzione. Héloise (Adèle Haenel) sta per sposare l’uomo che il destino sociale le impone. La contessa sua madre (Valeria Golino) chiede alla pittrice Marianne di fare, di nascosto, un ritratto alla figlia inquieta. Che diventa il ritratto di una sensualità repressa e poi scoperta, dei desideri femminili soffocati dalla società, del mondo dell’arte che li libera sulla tela. Intensissimo.

NANCY Di Christina Choe, con Andrea Riseborough, Steve Buscemi, Usa, 87’.

Quando Nancy vede in tv la proiezione da adulta di una bambina scomparsa trent’anni prima, le sembra di guardarsi allo specchio. Solitaria, infelice, contatta la famiglia, si sottopone al test del Dna. Antieroina magnificamente interpretata da Andrea Riseborough, Nancy incarna lo spaesamento di una vita vicina al crollo, tra bisogno di identità e false speranze. Bel thriller psicologico.

Di Roselina Salemi e Valeria Vignale