Cinque domande ai Decibel, a Sanremo con la canzone “Lettera dal Duca”

05 febbraio 2018

A 40 anni dalla prima partecipazione, sul palco dell’Ariston tornano i Decibel, band storica di Enrico Ruggeri.

 

Nel 1980, dopo essere arrivata in finale a Sanremo, Contessa diventò il brano cult dei Decibel. Qualche tempo dopo il gruppo si sciolse, per riunirsi nel 2017 e pubblicare l’album Noblesse Oblige. Ora Fulvio Muzio, Silvio Capeccia ed Enrico Ruggeri sono di nuovo insieme per il secondo album del ritorno, L’anticristo, che uscirà il 16 febbraio, e per proporre a Sanremo un brano dedicato a un mostro sacro della musica di tutti i tempi, David Bowie.

Gli abbiamo fatto cinque domande prefestival.

Parlateci del brano che canterete a Sanremo.
«”Lettera dal Duca” immagina la visione distaccata del mondo che potrebbe avere David Bowie ora che ci osserva dall’alto; ora che gravita in un’altra dimensione.

L’emozione di Sanremo è…
«Sanremo ci ricorda i nostri vent’anni da esordienti nella serie A della canzone italiana. Un’emozione unica e indimenticabile».

Che look avete scelto per il palco dell’Ariston?
«Il nostro look rimane invariato rispetto a concerti e videoclip. Nell’immagine di copertina dell’album, invece, vestiamo i panni di tre manager con gli occhi da rettile e l’aria di chi sta manovrando occultamente il destino dell’umanità.».

Quali sono i primi tre titoli della vostra playlist? 

«Vienna, degli Ultravox; Cities, dei Talking Heads; Aladdin Sane, di David Bowie».

Usate i social? Quanto li usate?
«I social? Certo, è impossibile oggi non avvalersi di questi straordinari mezzi di comunicazione immediata».

Eleonora Molisani @emolisani