Emmy Abrahamson: “Mi sono innamorata di un clochard”

30 agosto 2018

Nell’esordio di Emmy Abrahamson Julia si innamora di un clochard. Come l’autrice nella sua vita vera

 

Chi non ha mai fantasticato, almeno una volta, su un fantomatico uomo dei sogni più o meno simile al principe azzurro delle favole? Quella della svedese Emmy Abrahamson, autrice pluripremiata di racconti per l’infanzia,  è una favola al contrario. Nel suo romanzo d’esordio, Come innamorarsi di un uomo che vive in un cespuglio 8 (Harper Collins Italia, pagg. 253, € 16,90), ispirato alla sua storia vera,  racconta di Julia, insegnante ventinovenne di Stoccolma trapiantata a Vienna, che in un parco della città, incontra il senzatetto Ben.

Lui è un uomo brillante e dalla conversazione piacevole, peccato che vive in un cespuglio e il suo aspetto non è esattamente quello del principe azzurro. Ma Julia, dietro i capelli lunghi e la barba incolta, intuisce il grande cuore dell’uomo, e pian piano se ne innamora. Non sarà facile conciliare i dubbi e le inquietudini di Julia con la scelta estrema di Ben, ci saranno alti e bassi,  fughe e ritorni, tutto sotto gli occhi dell’amica-nemica Elfreide e del sonnacchioso gatto con cui la giovane donna condivide la sua vita lenta e monotona.

Fiction e realtà mixati alla perfezione in questa storia decisamente originale, che fa riflettere sui luoghi comuni delle persone senzatetto e su chi sa guardare e vivere oltre le apparenze. Il finale lascia in bocca un gusto agrodolce. Che è un po’ anche quello della vita vera.
Eleonora Molisani @emolisani