30 agosto 2017

Festival di Venezia: i 13 film più attesi alla Mostra del cinema

Chissà se anche quest’anno il Festival di Venezia porterà fortuna ai suoi 21 film in concorso per la corsa agli Oscar. Soprattutto l’apertura della Mostra del Cinema, da qualche anno, entra subito nel toto-nomination (vedi La La Land della scorsa edizione): ad aprire il festival di quest’anno è Downsizing con Matt Damon nei panni di un everyman americano che accetta di rimpicciolirsi a 13 centimetri in un piano di riduzione dell’impronta ecologica sul pianeta (regista Alexander Payne, già regista di Paradiso amaro e Nebraska). E sempre Matt Damon è l’eroe (nero) dell’altro attesissimo titolo della rassegna: Suburbicon, il nuovo film diretto da George Clooney e sceneggiato dai fratelli Coen con tutto il loro usuale humor nero: in una piccola comunità da sogno americano, alla fine degli anni 50, la vita apparentemente tranquilla della famiglia Lodge (Damon e Julianne Moore) nasconde inganni e tradimenti, sfociando in una catena di violenze.

Il concorso veneziano propone un mix di fiabe e noir, fantasy e film di grande attualità.The Shape of Water di Guillermo Del Toro sembra mescolare tutti questi elementi con una storia che ricorda La Bella e la Bestia ma è ambientata in piena guerra fredda, nel 1962, e in cui una specie di spy story a sfondo politico si intreccia con la nascita di un grande amore tra “diversi” (una è l’attrice Sally Hawkins nei panni di una ragazza muta, l’altro è un meravigliosa creatura alla quale i potenti del mondo danno la caccia). A tinte horror sembra essere Mother!, il nuovo film Darren Aronofsky con Jennifer Lawrence che uscirà nelle sale già il 28 settembre: la trama è supersegreta, ma già nel poster la bella JLaw appare come un’icona d’altri tempi con un cuore insanguinato fra le mani. La dura realtà dei migranti è il soggetto di Human Flow, unico documentario della gara firmato dall’artista cinese Ai Weiwei che documenta come forse mai fatto prima i grandi flussi migratori degli ultimi anni in tutto il mondo.

C’è anche quella che il direttore della Mostra, Alberto Barbera, definisce la “nouvelle vague” italiana. C’è il divertente musical napoletano Ammore e malavita dei Manetti Bros (Jeeg Robot) con Claudia Gerini e Serena Rossi tra camorra e neomelodici. Ci sono i primi film con cast internazionale di Paolo VirzìThe Leisure Seeker con Donald Sutherland ed Helen Mirren, coppia anziana in cerca di libertà – e di Andrea Pallaoro – Hannah con Charlotte Rampling. E ci sono, nella sezione Orizzonti, Gatta cenerentola ( cartone animato della scuola napoletana di Alessandro Rak in sala già a metà settembre) e Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli che racconta gli anni maturi e difficili dell’icona musicale che fu musa di Andy Warhol e vocalist dei Velvet Unerground.

I titoli più quotati tra i cinefili? First Reformed di Paul Schrader con Ethan Hawke nel ruolo di un prete e Amanda Seyfried giovane madre, racconta una crisi religiosa-esistenziale. Three Billboards Outside Ebbing, Missouri è una commedia nerissima con Woody Harrelson e Frances McDormand di Martin McDonagh, regista di In Bruges. Fuori concorso c’è il più violento e splatter dei noir: Brawl in Cell Block 99 con un forzutissimo Vince Vaughn. E poi Lean on Pete di Andrew Haigh (regista inglese di 45 anni) è la storia di un adolescente che attraversa l’America con un cavallo e ha il volto del nuovo DiCaprio: Charlie Plummer, ha 18 anni e regge da solo un intero film:  (e sarà anche nel film di Ridley Scott All the Money in the World nel ruolo Paul Getty III.

Valeria Vignale