Julia Roberts intervista Anthony Fauci

Julia Roberts intervista Anthony Fauci su YouTube

23 maggio 2020

Julia Roberts intervista Anthony Fauci, l’immunologo statunitense, inaugurando la campagna #PassTheMic. Così lei e altre celebrities, come Hugh Jackman e Penélope Cruz, danno voce agli esperti per promuovere una risposta globale (e giusta) alla pandemia

Si chiama #PassTheMic: in inglese significa “passa il microfono” ma somiglia nella pronuncia alla parola “pandemic”. È la campagna sociale che vede impegnata Julia Roberts con altre celebrities tra cui Penélope Cruz e Hugh Jackman. Obiettivo: dare voce a scienziati ed esperti sul tema della pandemia intervistandoli su YouTube. Così l’attrice di Notting Hill e Ocean’s Eleven è tornata sullo schermo collegandosi da remoto con Anthony Fauci, immunologo della task force istituita dal presidente Donald Trump per l’emergenza.

Ecco il video dove Julia Roberts intervista Anthony Fauci

Ascoltate gli esperti, non le celebrities

Julia ha presentato Fauci come “l’uomo più cool del momento” e gli ha posto domande sulla situazione americana e quella del terzo mondo, sui vaccini e la loro diffusione nei paesi in via di sviluppo, sulle misure necessarie per fermare altre possibili crisi sanitarie. Fauci ha anche ribadito che torneremo a una normalità diversa da quella precedente al Covid e la Roberts ha concordato che bisogna ricrearla, vedendone il lato positivo.

Le vere star che sconfiggono il virus

«Lei è il mio eroe personale» ha detto all’immunologo l’attrice che ha festeggiato quest’anno i 30 anni dall’uscita di Pretty Woman. E come lei anche Brad Pitt, qualche settimana fa, aveva ringraziato Fauci dopo averne fatto una giocosa imitazione, sottolineando le divergenze dell’immunologo con le dichiarazioni pubbliche di Trump.

L’iniziativa #PassTheMic, annunciata mercoledì 20 maggio, ha propositi ambiziosi e non solo quello, come dicono i volti noti, di “ascoltare gli esperti e non le celebrities”. L’idea è dare al Covid-19 una risposta globale che “protegga i più vulnerabili, sostenga le persone più colpite economicamente, rafforzi i sistemi sanitari e crei un mondo più giusto”. Tutto sotto l’ombrello di One, la campagna internazionale dell’Onu che si propone di sconfiggere entro il 2030 la povertà estrema e le malattie che si possono prevenire.

Di Valeria Vignale