“Formidable” Stromae al Festival di Sanremo

22 febbraio 2014

Si chiama Stromae ed è forse l’ospite più originale e sorprendente della serata finale della 64esima edizione del Festival di Sanremo. Sul palco del Teatro Ariston l’artista belga presenta il brano Formidable, una delle tracce contenute in Racine Carée (€ 6,99 su iTunes Store), il suo ultimo album uscito lo scorso agosto, che ha finora venduto in tutto il mondo oltre due milioni copie.

Stromae è l’anagramma della parola Maestro, una delle poche parole italiane usate e conosciute in tutto il mondo: Paul Van Haver – questo è il suo vero nome – ha scelto questo pseudonimo perché, dice, rispecchia il suo essere: un po’ presuntuoso e un po’ cretino.

Cantautore e produttore belga di origini africane, Stromae è considerato l’erede contemporaneo di chansonnier del calibro di Charlez Aznavour e Jaques Brel. Lui sostiene che si tratta di paragoni azzardati e precisa: “per Brel sarebbe un insulto”. La sua musica, però, è tutt’altro che povera, banale, poco interessante. E’ invece un elegante mix di suoni che richiamano, nel ritmo, la sua origine africana per poi mescolarsi con la chanson Francaise e l’hip hop, l’electrodance, e anche la rumba e la salsa, toccando note squisitamente romantiche. Mentre i suoi testi descrivono con dolcezza le storie degli emigranti, la povertà, la vita della sua città, Bruxelles.

Stromae si definisce un musicista “visivo”. Per comunicare con il mondo ama fondere la musica con le immagini e lo fa con successo sin dagli esordi: è riconosciuto unanimemente come la prima “YouTube star”, lanciata dal sito di condivisione video: finora, i suoi brani contano più di 280 milioni di visualizzazioni. Un esempio? La canzone Formidable, che presenta al Festival (e che si può vedere su Stromae.net). Stromae ci ha detto che è una provocazione: lui gira per la città fingendosi ubriaco confrontandosi con le reazioni dei passanti, in una sorta di candid camera che mette fuoco l’umanità o l’indifferenza delle persone. E a chi gli ha chiesto se teme che questa sua provocazione venga fraintesa, ha risposto: ”Non mi importa se qualcuno fraintende il mio video, chi avrà interesse a capire il suo significato lo farà. Non sottostimate mai la gente”.

di Cecilia Pedron