Rosh haShana significa letteralmente “capo dell’anno” e cadrà al tramonto del 14 per durare fino al 16 settembre: si tratta del prossimo capodanno ebraico, una ricorrenza di meditazione e ricongiungimento legata a cibi tipici: nella tradizione ebraica religione e alimentazione costituiscono un binomio di pregnanza spirituale e culturale, durante la quale occorre consumare alimenti “puri” che permettono quindi di avere un corpo, una mente e uno spirito sano, poiché la natura degli elementi, una volta metabolizzati, diventa parte integrante del corpo.
I piatti simbolici presenti in tavola sono un promemoria per esortare i commensali a prediligere una dieta basata su alimenti “adatti”, definiti Kosher, ovvero rispettosi delle prescrizioni bibliche. L’estrema rigidità delle norme relative a igiene e sicurezza dei cibi costituisce una tutela per il consumatore, indipendentemente dalla sua religione e, nel tempo, ha reso la certificazione Kosher un marchio di qualità: basti pensare che negli Usa, per esempio, i maggiori consumatori di prodotti Kosher non sono ebrei, bensì persone di qualsiasi religione che desiderano una garanzia di genuinità e purezza.
L’eccellenza riguarda anche la cena di Rosh haShana. Si parte dalla mela, intinta nel miele, che rappresenta il modo per chiedere a “D-O” – divinità ultraterrena unica e inscindibile – un anno buono e dolce. Ricco di vitamina B1, se consumato regolarmente, il frutto presenta una varietà di benefici, tra cui la capacità di tenere sotto controllo il colesterolo “cattivo” e favorire l’aumento di quello “buono”.
Utili per allontanare le persone e gli eventi negativi, i datteri, digeribili e ricchi di ferro, possiedono caratteristiche anti-infammatorie e favoriscono l’ottimale funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio. E, ancora, il melograno: simbolo di abbondanza e dolcezza, dal punto di vista biologico si propone come un ottimo antietà, oltre a essere un alleato prezioso per reni e fegato.
Simbolici alimenti volti a far prevalere il bene sul male, bietole e zucche rappresentano valide risorse per l’organismo. Le prime, ricche di fibre, acido folico, sali minerali e vitamine, sono efficaci antiossidanti; le seconde, ipocaloriche, vantano proprietà lassative, nutrienti, depurative e diuretiche.
Infine, il pesce: servito con la testa intatta, simboleggia il “capo dell’anno” oltre che la prolificità e un modo per proteggersi dal malocchio. Ma è anche una fonte di Omega 3, acidi grassi buoni che aiutano ad abbassare la pressione sanguigna, oltre che i livelli di trigliceridi, ostacolando la formazione di trombi e diminuendo il rischio di infarto.
Cinzia Cinque