Nel nuovo libro-intervista Papa Francesco ricorda che: “Il nome di Dio è misericordia”

11 January 2016

Il nome di Dio è misericordia (Piemme, € 15), di Papa Francesco, è in libreria dal 12 gennaio in 86 Paesi del mondo. Il libro è una lunga conversazione con il vaticanista Andrea Tornielli, giornalista del quotidiano La Stampa, su temi delicati e attualissimi come l’accoglienza e i diritti delle minoranze. In una parola, le sfide che attendono il cristiano del terzo millennio. È un nuovo Bignami del cattolico contemporaneo, che deve misurarsi con un mondo contraddittorio e dolente, inquieto e sempre più ingiusto, pericoloso e violento.

“La misericordia è il primo attributo di Dio. È il nome di Dio. Non ci sono situazioni dalle quali non possiamo uscire, non siamo condannati ad affondare nelle sabbie mobili”.

Il tema del Giubileo straordinario, la misericordia, è sicuramente uno di quelli che stanno più a cuore a Francesco, il 79enne brasiliano Jorge Mario Bergoglio, Papa tra i più amati di tutti i tempi. Un uomo insieme mite e deciso, che fin dall’inizio del pontificato (il 13 marzo 2013) ha istaurato con i fedeli un dialogo diretto, quasi intimo.

Attraverso toccanti ricordi della sua gioventù ed episodi della lunga esperienza di pastore, Francesco spiega questioni etiche e teologiche del “nuovo” Cristianesimo e le ragioni di un Anno Santo straordinario da lui fortemente voluto come risposta di pace contro tempi senza misericordia, specialmente nei confronti delle categorie a rischio emarginazione, come gli immigrati, i poveri, i carcerati, le prostitute, gli omosessuali, i divorziati.

Con la sua consueta schiettezza Francesco non si tira indietro nemmeno davanti alla richiesta di affrontare la questione degli attuali rapporti tra Chiesa, ricchezza e corruzione.

Il titolo del libro è autografato dal Papa nelle copertine in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. È disponibile anche in versione e-book (€ 9,99).

Eleonora Molisani