Uno spettacolo diverso dal solito, con tavoli al posto di poltrone, senza sipario né quinte. Trattoria Menotti, siamo tutti buongustai!
L’ispirazione viene da lontano, perché correvano gli anni Sessanta e Giorgio Gaber nella sua Trani a vogò descriveva l’atmosfera di quei locali un po’ malfamati e dei loro clienti in una Milano popolare dove si passava la sera “scolando barbera”. Beh, il salto temporale è di quelli che danno le vertigini, visto che da allora sono trascorsi quasi sei decenni, e dire che intanto è cambiato il mondo è usare un eufemismo.
Ma al di là del salto epocale un fattore resta intatto ed è la voglia della gente di stare insieme, di incontrarsi per confrontarsi, per pensare al cambiamento, per far fuori i fantasmi e le paure, per condividere. Un’esigenza che, apparentemente repressa, è esplosa, sta esplodendo, e a raccoglierla puntualmente e farla propria è una compagnia teatrale che con lo spettacolo Trattoria Menotti propone una performance fuori dal coro. Niente più poltrone, quinte, sipari e palcoscenico. Chi vuole potrà mangiare, bere, partecipare, o anche solo guardare e ascoltare. Abito scuro? No, grazie. Dress code informale, per una serata tra amici.
Info: Trattoria Menotti, Metti un teatro a cena, regia di Emilio Russo, con Marco Balbi, Enrico Ballardini, Paolo Bessegato, Gianna Coletti, Claudia Donadoni, Helena Hellwig e Musica da Ripostiglio. Dal 23 maggio al 16 giugno. Biglietti da 15 euro, cena esclusa (catering, con piatti della tradizione lombarda, a cura di Artecucina).
Per info e biglietti visita il sito del Teatro Menotti, tel. 0236592544, o manda una email a biglietteria@tieffeteatro.it.