Annalisa, a Sanremo 2015 con “Una finestra tra le stelle”

10 February 2015

Annalisa era stata a Sanremo già due anni fa. Era l’immagine del terrore e del “portatemi a casa, per piacere”. Ma il tempo passa e oggi lei torna all’Ariston più (molto più) pimpante e sicura di sé. La canzone che presenta in gara si intitola Una finestra tra le stelle ed è contenuta nel nuovo album, Splende, in uscita il 12 febbraio. Cosa la renda così euforica lo spiega subito: «Sono entusiasta di questo disco e non vedo l’ora di farlo sentire a tutti. La musica è come l’amore, vive di condivisione, più diretta di una chiacchierata con la tua amica del cuore».

Hai descritto questo disco come un libro a capitoli. Qual è il fil rouge che li unisce?
«Il filo rosso sono io, a 360°. E l’amore in ogni declinazione, compresa la ricerca di sé, del proprio posto nel mondo, della felicità: io ho fatto queste scoperte scrivendo. Faccio tutto la sera, prima di addormentarmi: la mattina mi rileggo e spesso mi trovo a pensare “toh, guarda”. Mi soprendo di me».

Però la canzone che porti al Festival l’ha scritta Kekko Silvestre, che firma anche i pezzi di Malika Ayane e Bianca Atzei. Cosa succede se scopri che quei brani sono più bello del tuo? Ti arrabbi?
«Saranno sicuramente diversi dal mio, più belli vedremo. Se c’è una cosa che Kekko fa, con grande professionalità, è scrivere brani “giusti” per chi dovrà cantarli. Lui non è il tipo che ti dà un pezzo che aveva nel cassetto, uno qualsiasi. Lo fa per te e basta».

Malika, Dear Jack, Moreno, Emma e anche Graza Di Michele: il palco di Sanremo è affollatissimo di ex Amici. Che effetto ti fa?
«Abbiamo tutti quella radice lì ma i nostri percorsi alla fine sono stati molto diversi. Mi fa più effetto essere collega di Grazia Di Michele: mi ha fatto un mazzo quando ero in trasmissione! Sa come fanno gli insegnanti, no? Bastone e carota. Chi l’avrebbe detto che oggi…».

In queste settimane hai debuttato come attrice nel film Babbo Natale non viene dal Nord, di Maurizio Casagrande. Come è nata questa idea?
«Cercavano una ragazza che interpretasse un’aspirante cantante, possibilmente con accento del Nord. Un ruolo piuttosto facile, no?».

di Elisabetta Sala