La Fondazione Art&Culture without Borders, in collaborazione con Fondazione Ecoalf ha organizzato un concorso a livello mondiale per bambini/e e adolescenti mentre sono a casa
L’arte è un legame simbolico e la creazione di opere d’arte rappresenta un luogo sicuro che permette di avvicinarsi a problemi difficili con creatività. È a partire da questo assunto che la Fondazione Art&Culture without Borders, supportata dalle Nazioni Unite e in collaborazione con la Fondazione Ecoalf, ha organizzato un concorso a livello mondiale per bambini/e e adolescenti mentre sono a casa.
Si tratta di un progetto creativo, finalizzato ad aiutare i più giovani a esprimere, attraverso attività creative quali disegno e fotografia, ciò che provano in questo particolare momento e riuscire così a dare libero sfogo alle proprie emozioni. Le opere devono essere fotografate e inviate a mezzo mail entro e non oltre il 15 maggio 2020 a comunicacion@artculturewb.org: quelle selezionate poi dovranno essere spedite a mezzo posta alla Fondazione Ecoalf in Spagna. I vincitori verranno annunciati il 15 giugno 2020.
Vediamo chi sono i protagonisti di questa iniziativa. La Fondazione Art&Culture without Borders è un’organizzazione spagnola, la cui missione è celebrare l’unione dei popoli attraverso la cultura e l’arte, considerate un ideale collegamento tra le genti. Cultura e arte rappresentano infatti un linguaggio universale, presupposto che può favorire l’armonia tra le popolazioni.
La Fondazione Ecoalf è un’organizzazione senza scopo di lucro, il cui obiettivo è promuovere il recupero dei rifiuti, al fine di riciclarli, per evitare il loro impatto nocivo sull’ambiente, attraverso lo sviluppo e l’applicazione di nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche: la Fondazione Ecoalf, il cui primo grande progetto è Upcycling the Oceans, che ha avuto origine nel Mediterraneo, è nata dal brand Ecoalf, che propone tutto punta tutto sulla sostenibilità, grazie a tecnologie d’avanguardia proponendo abbigliamento e accessori realizzati interamente con materiali riciclati.
Di Cinzia Cinque
