I Coma_Cose al Festival di Sanremo

Coma_Cose, “Fiamme negli occhi” al Festival di Sanremo

04 marzo 2021

Sanremo 2021 Coma_Cose: in gara al Festival con la canzone “Fiamme negli occhi” ci parlano del loro sodalizio e della loro storia, tutta amore, musica e salvezza

 

Sanremo 2021 Coma_Cose: cosa vi ha spinto al Festival a cantare “Fiamme negli occhi”?

“Siamo al Festival di Sanremo principalmente a raccontare la nostra storia in toto. E ci piacerebbe che tutte le persone che hanno deciso di abbandonare un sogno, per sfinimento, fossero un po’ ispirati dal nostro percorso. Non abbattetevi, continuate! Cercate di capire quali sono le vostre debolezze e lavorate su quello”.

Chi tra i Coma_Cose, nel percorso che vi ha portato qui, era tentato di mollare?

“Io, Fausto. Avevo alle spalle un percorso artistico  (si chiamava Edipo) che non ha funzionato e ho cominciato a lavorare in un negozio come commesso. Lì ho conosciuto Francesca, a cui ho raccontato i miei sogni. Lei mi ha spinto a riprenderli in mano, abbiamo cominciato a collaborare. Poi è venuto l’amore e il progetto a due”.

La vostra musica, prima di “Fiamme negl occhi” era un po’ diversa. Come mai questo cambiamento?

“È sempre nell’ottica di far conoscere la nostra storia personale. Cantiamo insieme da 4 anni, ma il grande pubblico non ci conosce. Ci sembrava utile raccontare attraverso la nostra canzone chi siamo. Qui dentro ci siamo noi per intero: gli alti e i bassi, il nostro fuoco. Andiamo d’accordo su tutto, quando si parla d’arte. Ma litighiamo cento volte al giorno, senza mai tenerci il muso”.

Il 16 aprile esce il nuovo disco Nostalgia

Chi di voi ha deciso di lasciare il lavoro da commessi per darsi alla musica?

“L’abbiamo deciso insieme, perché ci hanno licenziati!”.

Fate musica soltanto da 4 anni, qual è stato il clic che vi ha fatto capire che potevate farcela davvero?

“Io credo che Francesca abbia limato per bene il mio modo di fare musica precedentemente e il mio carattere. Quando ho cominciato a confrontarmi con lei, ho capito i punti di debolezza del mio primo progetto”.

Ci sono tanti musicisti e cantanti bravissimi che non riescono a uscire dall’ombra. Che consiglio vi sentite di dare a queste persone?

“Di scrivere tantissimo e buttare via tantissimo. Di fare molte esperienze, di sperimentare. E di non avere fretta di mettere tutto subito in un disco, le prime cose tenetele per voi. Soprattutto, fate musica se proprio sentite di non poterne fare a meno”.

Il 16 aprile esce il vostro disco “Nostalgia”. Che disco sarà?

“Tutt’altro che commerciale, e piccolo. Sono solo 6 tracce in cui suggeriamo di fermarsi, di guardare un po’ al proprio passato e di perdonare ogni errore”.

Di Elisabetta Sala