La vita di un’artista italiana raccontata come un romanzo. Marinetti amore mio di Simona Weller (ed. Marlin, 15 €) è la storia del colpo di fulmine e dell’amore che unì per tutta la vita la pittrice Benedetta Cappa e l’inventore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti. Di origine torinese ma nata a Roma nel 1897, Benedetta vive gli ultimi splendori della Belle Epoque. La sua casa, nei pressi di villa Borghese, è poco distante dallo studio di Giacomo Balla, dove lei apprende i primi elementi della pittura. Nell’atelier del grande artista, una sorta di salotto aperto agli intellettuali del tempo, incontra Marinetti reduce da Parigi, dove ha appena pubblicato su Le Figaro lo scandaloso Manifesto del Futurismo, in cui proclama tra l’altro di voler “uccidere il chiaro di luna” e con esso tutti i
sentimentalismi. Intanto però s’innamora follemente della giovane pittrice e presto i due vanno a vivere insieme, sfidando le regole del perbenismo borghese.
Per la coppia si aprono anni ruggenti, con soggiorni a Roma e Milano, Parigi e l’Egitto. Come artista
e come moglie di Marinetti, Benedetta frequenta poeti e pittori famosi (D’Annunzio, De Chirico, Boccioni). Non meno geniali sono le sue amiche, dalla pittrice Edita Broglio alla critica d’arte
ebrea Margherita Sarfatti (nota anche come amante di Mussolini), fino ad Anna Banti, che per prima si occupò delle donne nell’arte con il celebre romanzo Artemisia. Nonostante le inevitabili difficoltà riesce ad esprimersi come artista e madre, moglie e amante, senza soccombere alla fortissima personalità del marito, diventando lei stessa una regina del movimento futurista.
Anche l’autrice di questa appassionante biografia, romanzata ma fedelissima alla storia, è una pittrice dalla vita altrettanto romanzesca: Simona Weller, 75 anni, ha molto viaggiato (in Thailandia, Egitto, Spagna) prima di affermarsi negli anni ’70 non solo come artista (e con le sue tele di pittura-scrittura definite dai critici “paesaggi mentali”) ma come scrittrice attenta al mondo femminile. Che ha raccontato con articoli, saggi e biografie sulle donne nell’arte.
Valeria Vignale