I film da vedere al cinema nel weekend dal 22 al 24 novembre

22 novembre 2019

Fine settimana al cinema? Ecco quattro film da non perdere selezionati dalla redazione di Tu Style

 

DEPECHE MODE SPIRITS IN THE FOREST Di Anton Corbijn, Usa, 95’.

Non è solo il docu-film del Global Spirit Tour dei Depeche Mode, che negli ultimi due anni ha coinvolto 3 milioni di spettatori. Questo è il racconto di quello che i pezzi della band significano per sei fan speciali, di come li hanno aiutati in momenti difficili della vita: un incidente mortale, una separazione, un trasferimento… Solo il 21 e 22 novembre.

 

 

LIGHT OF MY LIFE Di e con Casey Affleck, con Anna Pniowsky, Elisabeth Moss. Usa, 119’.

Tutto inizia con una fiaba che un papà racconta alla figlia, una sera, in tenda. Ma non siamo in campeggio e neppure in vacanza. Questo è il mondo post-apocalittico dove una misteriosa epidemia ha decimato la quasi totalità della popolazione femminile. Per questo Rag, che ha 11 anni, deve fingersi maschio e il padre la costringe a un continuo vagabondaggio tra boschi e case disabitate: i due fuggitivi evitano il contatto con altri esseri, per lo più uomini resi brutali dalla mancanza di femmine. Pur ricordando film come The Road tratto dal romanzo di Cormac McCarthy (Casey Affleck, qui attore, autore e regista, ha letto molti libri del grande scrittore), il film è un disaster movie centrato su un rapporto intimo. In cui Affleck sonda quello che ogni genitore prova: il mondo è sempre un pericolo per il figlio che sentiamo di dover proteggere.

 

PARASITE Di Bong Joon-ho. Con Song Kang-ho, Corea Sud, 132’.

Corea. I Ki-taek (poveri) vivono in un seminterrato, i Park (ricchi) in una villa con giardino. Ma grazie a una serie di espedienti, i Ki-taek s’insinuano nella dorata esistenza dei Park, si fanno assumere fingendo di non conoscersi e sostituendo tutto il personale di servizio. Non può filare liscio…. Parabola di una lotta di classe “domestica” (non c’è più la collettività, ci sono soltanto individui che si combattono), Parasite fa ridere amaro e fa tremare con l’ambiguo, atroce finale. Vincitore della Palma d’oro a Cannes, meritatissima.

Una scena del film, vincitore della Palma d’oro a Cannes

 

ASPROMONTE Di Mimmo Calopresti, con Valeria Bruni Tedeschi, S. Rubini. Ita, 89’.

La storia di Africo, paese dimenticato dell’Aspromonte diventa un atipico western. Siamo nel 1951. Sconfitti dalla natura e dal cinismo delle istituzioni che negano i diritti più elementari (strade, un medico, luce elettrica), gli abitanti sono costretti ad andarsene, inclusa la maestra di Como che si era fatta trasferire proprio lì sperando di fare la differenza. Rimane la muta testimonianza del poeta Ciccio, un quaderno lasciato tra due pietre nella speranza, un giorno, di essere ritrovato.

Valeria Bruni Tedeschi (54) e il resto del cast

Testi di Valeria Vignale e Roselina Salemi