“Non voglio cambiare pianeta”: il docutrip di Jovanotti su RaiPlay

23 April 2020

Si chiama Non voglio cambiare pianeta il docutrip girato da Jovanotti tra gennaio e febbraio: un viaggio in SudAmerica in bicicletta, disponibile su RaiPlay dal 24 aprile

 

Il docutrip Non voglio cambiare pianeta, realizzato da Jovanotti, arriva su RaiPlay il 24 aprile. Un viaggio in solitaria in sella alla sua bicicletta da Santiago del Cile a Buenos Aires, attraverso deserti, le Ande, le pampas, con l’Oceano sullo sfondo, tra villaggi sperduti e grandi città.

Si può lasciare tutto e partire per due mesi all’avventura? Tu, una bicicletta e la natura incontaminata? Sì, se sei Jovanotti, uno spirito indomito per definizione, uno che le regole le ha sempre sovvertite. Così, a 53 anni suonati, il cantautore romano, reduce dal successo del Jova Beach Party, si è lanciato in un’altra esperienza: ha fatto le valigie, leggere per la verità (“20 chili il peso della bici e 20 quello del bagaglio”), e si è avventurato sulle due ruote in un viaggio epico.

Un’avventura in salita

Sessanta ore di girato per 16 puntate da circa 15 minuti l’una: “È un pianeta spettacolare il nostro”, spiega Jova. «È bello, tragico, magico, imprevedibile. Mi piace, lui non va cambiato. Sta a noi cambiare, senza retorica e senza ideologia, per poterlo vivere senza essere noi il problema. Non voglio cambiare pianeta, perché ci sto bene. Perché è la nostra casa, e mai come in questo momento che siamo costretti a vivere nelle nostre case, stiamo prendendo consapevolezza del valore della cura, del benessere, della qualità della vita».

Non voglio cambiare pianeta docutrip per caso

L’idea del racconto nasce quando Lorenzo Cherubini torna in Italia, a fine febbraio. Sa poco del Covid-19, a Fiumicino gli misurano la temperatura, fa giusto in tempo a tornare a casa che scatta il lockdown. Allora riprende le immagini girate con una telecamerina montata sul manubrio della bici e con il cellulare. Le guarda, ci costruisce una colonna sonora, il progetto prende forma: Mi sono preso la libertà di dare musica alle immagini”, racconta Lorenzo. “Senza regole, senza troppi pensieri. Lasciando spazio agli errori, alle imperfezioni, all’energia del momento. La musica e la bicicletta sono così simili: più ci sei dentro e più ti vedi da fuori, più ti concentrie più latesta prende direzioni inattese”.

Da lì a RaiPlay il passo è breve: “Ero partito per prendere le distanze da tutti. Sono tornato che dovevo stare distante dagli altri per legge. Ecco perché ho voluto condividere ora con il pubblico questa esperienza: perché è un vero trip, un viaggio con il corpo ma anche con la testa, perché c’è la fatica del giorno per giorno, ci sono le vette apparentemente irraggiungibili, ci sono strade senza fine ma che si possono affrontare, una pedalata alla volta, per arrivare ovunque”.

Musicista e poeta

Non voglio cambiare pianeta (il titolo è una frase di una poesia di Pablo Neruda): 16 puntate su RaiPlay: «La poesia è la mia grande amica di questi giorni di lockdown, e ogni puntata abbiamo deciso dichiuderla con una poesia letta al cellulare, ognuna scelta in modo istintivo, seguendo la logica del viaggio disorganizzato».

Una logica creativa, alla quale, secondo Jovanotti, tutti dovremmo abbandonarci: «Spero che il mio viaggio sia di ispirazione per i giovani e anche per tutti gli altri», ha detto ai giornalisti in una conferenza stampa alternativa, via Zoom. «Non bisogna smettere di vivere la natura, e di immergerci nel mondo». Anche in maniera meno faticosa.

Di Rachele De Cata