Tustyle libri: i fantastici quattro della settimana

20 aprile 2020

Il romanzo surreale, la commedia sentimentale, la satira distopica e l’antologia di racconti. Quattro proposte per tutti i gusti, per le tue letture in quarantena

 

La rotta delle nuvole di Peppe Millanta

1885. Una nave inglese arriva alle isole Fiji. Ralph Abercromby scende e inizia a fotografare le nuvole. Perché? Vuole capire se i cieli sono tutti diversi, come lo sono i popoli, gli animali e le piante che abitano il pianeta. Secondo Peppe Millanta, autore di La rotta delle nuvole (Ediciclo Editore, pag. 94, € 9,50), tutti nasciamo con una domanda dentro, e passiamo la vita a cercare una risposta plausibile. C’è chi la trova nella letteratura, chi nella matematica. I sognatori la cercano in ciò che è mutevole per eccellenza: le nuvole. Perché “è grazie alle nuvole che nasciamo noi come animali poetici”. Il libro, unico e originale, appartiene al genere delle “tergiversazioni”, ed è un affascinante e surreale riflessione sul senso della vita, sulla spinta alla ricerca e all’evoluzione, sul coraggio di fare scelte.

Happy (hippy) family di Stefania Nascimbeni

Una giovane donna con un serio disturbo alimentare. Un matrimonio apparentemente perfetto, che scoppia. Realizzare di non essere fragile ma in grado di reagire alle avversità della vita. Però non è semplice per una quarantenne separata con un figlio ancora piccolo. Che fare? Prendere esempio dalla famiglia allargata in cui è natta e cresciuta. Capire che spesso le le convenzioni sociali sono l’unico ostacolo che ci separa dalla felicità e ricominciare con coraggio. Provarci sempre, arrendersi mai. Happy (hippy) family (Morellini, pag. 280, € 15,90) di Stefania Nascimbeni, è un’avvincente storia dei nostri tempi. Ci ricorda, in modo arguto e ironico, che il viaggio più avventuroso è imparare a volersi bene. E che la vita andrebbe presa sempre come un meraviglioso pacchetto vacanze: amori, gioie e dolori, all inclusive!

Genesi 3.0 di Angelo Calvisi

“Per le varie specie di invertebrati sono il boia. Per i grilli e le formiche sono l’oscuro deterrente. Io mi considero il sovrano dei pidocchi delle foglie.” Un bosco ai margini del mondo e, ai margini del bosco, un ragazzo e un uomo. Il ragazzo si chiama Simon, l’uomo è il Polacco. Vivono liberi e in attesa, perché un giorno il Polacco farà ritorno nella Capitale per compiere una misteriosa missione urbanistico-militare. Nella grande città, la vita di Simon diventa un incubo di lavoro inutile, burocrazia tumorale e sanità alienata. Il risveglio arriverà all’improvviso, sull’orlo di un riscatto mai immaginato. Tra echi kafkiani e rimandi al miglior Terry Gilliam, Genesi 3.0 (NEO, pag. 160, € 15), di Angelo Calvisi, è una fiaba allucinata sui vincoli del potere e sulle storture del sangue, una satira visionaria su ciò che siamo o potremmo diventare.

Lettere al padre di autori vari

“Tu eri avvolto per me dall’enigma di tutti i tiranni, il cui diritto è fondato sulla loro persona e non sul pensiero”. Una lettera spietata, tenera, un urlo d’amore mancato quello che Franz Kafka rivolge a suo padre nella celebre Lettera al padre. Anche per la nuova antologia Lettere al padre (Morellini, pag. 160, € 13,90), a cura di Anna Di Cagno, un grande testo della letteratura del 900 diventa il punto di partenza per investigare un rapporto unico e complesso come quello che si ha con la figura paterna. Oltre 20 autori si confrontano con il proprio padre, e regalano un affresco a più dimensioni di un rapporto che ha subito grandi trasformazioni nel corso dei secoli, e che per sua natura è fatto più di assenza che di presenza, più di distanza che di simbiosi. Dopo la fortunata antologia “Lettere alla madre”, arriva il secondo volume, che raccoglie le voci più interessanti della narrativa italiana (è incluso il racconto: “C’eravamo tanto aRmati”, di Eleonora Molisani, giornalista di TuStyle).

Di Eleonora Molisani