Libri per la primavera

Libri per la primavera: quattro consigli di lettura per la settimana

06 aprile 2021

Abbiamo scelto per te quattro libri per per la primavera, tra le novità, da non perdere. Scoprili qui

 

Libri per la primavera. Dopo i libri per tutti i gusti, ecco quattro libri per la primavera scelti per te da Tustyle. La nostra selezione inizia con Je suis Charlie, di Eva Luna Mascolino, per la casa editrice Divergenze. Il lavoro di questa Casa editrice è incentrato sulla ricerca della qualità dei testi, ma anche su quella dell’oggetto-libro in sé, dei suoi materiali, i più pregiati sul mercato. Quindi, legatura a filo di refe e sobrietà del paratesto, che reca solo i dati fondamentali.

Je suis Charlie, ex vincitore del Campiello giovani

Jean-René Leroy è un vignettista di Charlie Hebdo in fuga dalla bellezza di Parigi. Si inventa un blocco dello scrittore, scantona in un borgo della Sicilia, e quando rientra non dà notizie di sé, finché apprende dell’attacco alla sede della rivista.

La sua storia, tra invenzione e realtà, è ricostruita nel racconto Je suis Charlie, di Eva Luna Mascolino (Divergenze, € 13) che nel 2015 ha vinto il Premio Campiello Giovani. Con questa motivazione. “Dimostrando una non comune consapevolezza di alcune fondamentali questioni della storia presente, dà prova di una rara capacità di tener sotto controllo la materia”.

Una vicenda che, pur connessa a un tragico episodio (la strage dei giornalisti parigini), lo lascia ai margini. Perché al centro scorrono gli strani casi di un protagonista ‘senza qualità’ né vocazione. Le scelte di costui non paiono dettate da necessità. Né il partirsene da Parigi per confinarsi in una cittadina della Sicilia risponde a una protesta morale o ad altra nobile causa.

Ma l’apparentemente gratuito gesto conclusivo restituisce al personaggio quella coscienza che sembrava smarrita, o nascosta nelle pieghe della trama.

Libri per la primavera

Libri per la primavera. Racconti tra poesia e prosa

Endecascivoli (Miraggi edizioni, € 15) di Patrizio Zurru, è una raccolta di 65 racconti legati dal ritmo. Con parole che sembrano mosse dal vento dei ricordi, le storie che partono dalla realtà per arrivare sul bagnasciuga come legni modellati dalle maree.

Ogni frammento è una partitura la cui metrica perfetta ricorda orchestrine e ottavini sommersi. La prosa, sospesa tra poesia e malinconia, lascia spazio ad altri finali possibili. Ad altre storie, come in un gioco di scatole cinesi.

In testa a ogni racconto, il lettore troverà un riquadro vuoto. L’autore invita a riempirlo con un pensiero o un disegno da condividere con lui e gli altri lettori con l’hashtag #endecascivoli.

Patrizio Zurru, che lavora nei libri da 30 anni come editor, consulente editoriale e ufficio stampa, regala un gioiellino di attualità, ironia, intrattenimento. Piccoli cammei cesellati nella spuma, talvolta tinti nel surreale dell’inconscio.

Memoir, nel cuore della povertà nel Paese più ricco del mondo

Discendente da cinque generazioni di agricoltori, Sarah Smarsh in Heartland – Al cuore della povertà nel paese più ricco del mondo, (Edizioni Black Coffee, € 18) attraverso il racconto della sua infanzia, ci invita a comprendere le dinamiche della classe media negli Stati rurali d’America, dove si produce il fabbisogno alimentare di un Paese intero, senza che i lavoratori possano goderne.

Emancipatasi da questa terra di mestieri umili, alla quale gli Stati Uniti guardano con sufficienza, Smarsh si svincola anche dall’eventualità di una gravidanza adolescenziale. Una consuetudine che da generazioni sconvolge la vita delle donne della sua famiglia. Rivolgendosi alla figlia mai nata, trova finalmente la serenità per raccontare che cosa succede quando il sogno americano si inceppa.

Combinando l’analisi sociale e ambientale a uno sguardo intimo, Heartland ci fa riflettere sui concetti di classe e identità, e su cosa significhi possedere meno di niente in una nazione fondata sul valore dell’abbondanza a ogni costo.

Un manifesto idro-femminista

Due sorelle: Acqua Atlantica e Acqua Mediterranea, si scambiano lettere. Entrambe sono anziane, Acqua Mediterranea è più giovane di Atlantica e non conosce l’origine della loro storia. Un tempo, quando le terre riuscirono a emergere, i mari furono separati. Cercarono a lungo il modo di riunirsi, ma ogni piano fallì.

Oggi i mari, lontani e nostalgici, raccolgono i ricordi e le vite di pescatori annegati. Di uomini che cercano di attraversare il Mediterraneo ma poi finiscono a marcire sul fondo. E si scrivono, scambiandosi pensieri e storie.

Nel frattempo dall’Acqua Artica arriva la notizia che i mari si stanno espandendo. Forse si stanno per riprendere la terra! il sogno dei mari, di riunirsi, potrà un giorno avverarsi…

Manifesto idro-femminista del nostro tempo, Lettere tra due mari, di Siri Ranva Hjelm Jacobsen (Iperborea, € 14)è un libro poetico e particolarissimo sull’acqua e sul mare, ma anche sulla vita sulla terra e sul cambiamento climatico.

Di Eleonora Molisani