Depero ad Aosta: incontro ravvicinato con un genio italiano
Di lui Tommaso Marinetti, padre del futurismo, disse: “Depero – audacemente – in modernità ha sconfinato”. Perché in Fortunato Depero talento, ironia, originalità e sensibilità creativa convivevano felicemente, all’insegna della più entusiasmante avanguardia. Cominciò la sua carriera come marmista di opere funebri, fino alla svolta, nel 1913, quando conobbe Tommaso Marinetti e Giacomo Balla a una mostra romana di Umberto Boccioni. E proprio dall’adesione al movimento futurista prende le mosse Universo Depero, la mostra al museo Archeologico di Aosta, che si può visitare fino all’11 maggio.
Sono oltre 100 opere tra dipinti, arazzi, sculture, scenografie teatrali, che ripercorrono l’iter creativo dell’artista, testimoniando il suo genio a tutto tondo di maestro nelle arti applicate. Il merito del suggestivo allestimento va ad Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero, in collaborazione con il Mart di Rovereto, che hanno deciso di dividere la ricca rassegna in sei sezioni, che delineano le fasi salienti della ricerca di Depero: esordi e futurismo; Clavel e il teatro; casa del Mago; pubblicità (memorabile quella che nel 1926 espose alla biennale di Venezia per Campari “squisito al selz”); Stile d’acciaio; rivisitazioni. Alla fine si esce da quelle sale con lo sguardo trasognato, per aver conosciuto non solo un pittore e scultore di talento ma anche uno scenografo, un costumista, un designer. Tutto in un solo, unico, genio del nostro tempo.
Info: tel. 0165274401; Regione Valdaosta
di Eleonora Molisani