“La grande bellezza” e quell’amaca molto speciale

05 March 2014

Oscar per il miglior film alla Grande Bellezza di Paolo Sorrentino. Ma un piccolo simbolico Oscar lo merita anche un’azienda italiana, la Unopiù, fondata nel 1978 a Soriano nel Cimino, un piccolo centro nel cuore della campagna della Tuscia, a 15 km da Viterbo, e oggi leader nel mercato dell’arredo outdoor. È firmata infatti Unopiù l’amaca Amanda, sulla quale si riposa dalle fatiche mondane Jep Gambardella.

Ma procediamo con ordine. La cosa è andata così: nel giugno 2012 la produzione del film scrisse a Maurizio Makovec, titolare della Unopiù, perché il regista Paolo Sorrentino amava l’amaca, prodotta nel lontano 1988, ma presto divenuto un oggetto di culto, e la desiderava per il suo film. Makovec decise di prestarne una per le riprese e – nonostante il momento difficile in cui versava l’azienda – di regalarne una a lui. Il fatto che una delle più belle foto di scena sia proprio quella con il protagonista, Toni Servillo, sdraiato su Amanda è la giusta ricompensa per una persona generosa, come Maurizio, e la conferma che l’avere uno sguardo lungo e aperto sul mondo, non ristretto solo sul proprio piccolo orticello, sia sempre premiato.

di Cinzia Cinque