“People are media”: potenzialità e rischi del business digitale nell’era dei selfie

14 dicembre 2017

Il manuale di Aldo Agostinelli e Silvio Meazza (People are media, Mondadori Electa, € 19,90) è una guida per chi vuole sfruttare tutte le opportunità del web. Perché la rivoluzione digitale è appena cominciata!

 

E-commerce, chatbot, storytelling, big data, blochchain. Sono parole che sentiamo ogni giorno e che non sempre capiamo al volo. L’avvento del digitale ha portato una massiccia rivoluzione tecnologica, che corrisponde, volente o nolente, anche a una rivoluzione culturale epocale, che genera nuovi comportamenti, nuovi stimoli, nuove opportunità, nuovi pericoli. E chi non riesce a stare al passo, rischia di essere tagliato fuori.

Oggi, grazie al digitale, chiunque può comunicare con chiunque, quando vuole, gratuitamente e in modo istantaneo. Sono 39milioni gli italiani su Internet, e navigano mediamente 6 ore al giorno, da computer e da cellulare. È un capitale umano enorme, un bacino potenzialmente illimitato a cui attingere per fare business, in piccolo e in grande, da soli o in società, attraverso l’interpretazione dei big data e delle tecniche più raffinate ed efficaci di storytelling.

Viviamo in un’epoca in cui i nostri gusti, i bisogni e le esigenze sono conservati nella memoria dei nostri computer, l’unico luogo in cui non possiamo mentire mai. Ed è da lì che tutti coloro che vogliono fare business sul web possono partire per comprendere come, quando e cosa comunicare al bacino potenzialmente illimitato di clienti e utenti.

Su queste riflessioni nasce l’analisi di Aldo Agostinelli, digital officer di Sky e vicepresidente dell’associazione IAB Italia, e Silvio Meazza, uno dei fondatori di M&C SAATCHI Milano, che confessano: “I dati sono i nostri battiti, le nostre aritmie, i nostri scompensi cardiaci. People are media, sempre e comunque”.

Il manuale è una lettura piacevole e interessante; una guida utile non solo per chi si occupa o desidera occuparsi di marketing e comunicazione professionalmente. Il mondo del digitale viene esplorato con un linguaggio semplice, adatto agli addetti ai lavori ma anche a chi vuole avvicinarsi a tecnologie, teorie e pratiche di questo mondo, al di là di quello che “si sente dire in giro”. Divertente, e a tratti sconcertante, anche l’analisi di certi comportamenti, che mette a nudo gli aspetti più diffusi della psicologia umana sui social network e, più in generale, in rete.

Ultimo, ma non meno importante, il fatto che l’intero ricavato del libro sarà devoluto a “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.

Eleonora Molisani @emolisani