Riccardo Maria Manera torna con Il silenzio dell’acqua

27 novembre 2020

In prima serata, su Canale 5 la seconda stagione della serie Il silenzio dell’acqua, fiction con Ambra Angiolini  Giorgio Pasotti e Riccardo Maria Manera

 

Va in onda stasera in prima serata, su Canale 5 la seconda stagione della serie Il silenzio dell’acqua.Girata in provincia di Trieste, la fiction con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti racconta il lavoro di questa coppia di investigatori alle prese con casi complicati. Tra gli attori c’è anche Riccardo Maria Manera, 26 anni, genovese e, nonostante l’età, attore di lunghissimo corso.

Nella serie Riccardo Maria Manera interpreta Matteo, figlio della compagna dell’investigatore interpretato da Giorgio Pasotti. Sospettato (poi scagionato) di omicidio nella prima stagione, Matteo vede tornare al paese  – immaginario – di Castel Marciano il suo padre biologico. Un ingresso che rischia di compromettere tutti gli equilibri familiari. Nel 2021 Manera tornerà anche su Raiuno con Volevo fare la rockstar.

 

Hai cominciato a fare l’attore a 4 anni, a teatro, nella commedia Pensaci Giacomino e due anni dopo nel film Incompreso con Nicola Zingaretti e Margherita Buy. Che ricordi hai di quegli anni?
“Ho tanti racconti di quei giorni, ricordi miei un po’ meno. Per un Natale durante la tournée mi hanno regalato una macchina per fare delle mini pizze. Prima di ogni replica il mio camerino si trasformava in una piccola pizzeria a conduzione autonoma e andavo da ogni collega a prendere l’ordinazione”.

Quali sono, se ci sono, i ruoli in cui ti diverti di più quando reciti?
“Recitare mi diverte, in ogni sua accezione. Mi affeziono a tutti i personaggi come dei fratelli, senza alcuna distinzione. Quando ci salutiamo alla fine di un viaggio io ho acquisito qualcosa da loro e loro hanno preso qualcosa da me”

Nel tuo curriculum c’è tantissima televisione. Con chi ti piacerebbe lavorare, al cinema?
“Qui in Italia ci ne sono così tanti talenti, è difficile. Ci sono tanti giovani con idee innovative che stanno emergendo e tanti grandi maestri dai quali sarebbe bellissimo essere diretti. È il mio sogno confrontarmi con il cinema. Per ora non è ancora successo ma va bene così, spero un giorno capiterà”.

Vivi solo, con la famiglia o hai una compagna? Quali sono le tue passioni a parte la recitazione?
“Ho avuto la sfortuna di prendere casa da solo, a Roma, proprio sotto il primo lockdown. Per quasi 3 mesi non sono potuto andarci. Però da quando sono andato a viverci sono molto contento del mio nuovo spazio. Nell’ultimo anno ho riscoperto la lettura e mi sono mangiato ultimamente la bibliografia di Don Winslow. Sono anche un grande appassionato di calcio, nello specifico del Genoa, squadra della mia città. Una delle prime cose che desidererei fare una volta usciti da questa situazione è andare allo stadio. Se a vedere una partita o un concerto è assolutamente indifferente. Mi piacerebbe trovarmi in mezzo a tanta gente e provare tutti insieme una sensazione comune, è questa la cosa che mi manca di più”.

Da amante del calcio, che ricordo hai di Diego Maradona?
“Purtroppo non l’ho potuto vivere quando giocava, sarebbe stato molto bello per un appassionato come me. È stata una figura epocale, che trascende il calcio. Un essere divino con il pallone tra i piedi e molto più umano di tanti altri senza. Penso fosse questa la cosa che incuriosiva più di lui, il lato umano”.

di Elisabetta Sala – Foto Francesca Marino