Lui rapper, lei cantante prestata alla musica. Raige e Giulia Luzi si sono conosciuti un annetto fa e a ottobre, a caccia di una canzone per il Festival di Sanremo, hanno scelto la strada del duetto. Per la loro prima volta all’Ariston hanno scelto Togliamoci la voglia, una canzone pensata “con tutto il rispetto per il Festival, che però è un po’ vintage”, (dice scherzando Raige), per fare il picco di passaggi in radio. Perché è fresca, “arriva” subito, con un riferimento esplicito al sesso. Nella serata dedicata alle cover, invece, canteranno C’era un ragazzo che come me… di Gianni Morandi.
Qual è secondo voi, il punto di forza della vostra canzone?
Alex. Ci sembra un perfetto connubio tra pop e rap e ha un “tiro” nuovo per l’Italia. E poi è una canzone sincera: non amo l’indie e il cantautoriato, che giustificano ogni lagna con la denuncia sociale in alcuni casi poco credibile.
Giulia. il testo cattura fina dal primo secondo e la chitarra blueseggiante rimane molto in testa.
Qual è a vostro avviso la canzone più bella mai passata da Sanremo?
Giulia. Sono così tante le belle canzoni che ho ascoltato qui… Ma dico Come saprei di Giorgia, perché l’ho cantata molto ai miei inizi.
Alex. Vita spericolata di Vasco Rossi, che andò male allora, ma poi è diventata quel che è diventata. Magari il nostro pezzo facesse una strada simile, ci metterei la firma! E poi andò al Festival l’anno in cui sono nato io. Coincidenze? Non credo!
Avete ricordi particolari legati a Sanremo?
Giulia. Lo seguo da sempre a casa o con gli amici: con loro ho un rito, diamo le pagelle a ogni cantante. Lo farò anche quest’anno, ma segretamente!
Alex. Il Festival è l’unico evento che riesca a mettere insieme i pezzi di un Paese che a volte Paese non è. I ricordi più forti sono legati alle partecipazioni di Eminem e Stromae, che hanno condizionato molto la mia scrittura. E poi Tiziano Ferro, quando due anni fa arrivò sul palcoscenico fu uno schiaffo per tutti. Quando lo senti cantare, lo vedi muoversi capisci… la differenza tra lui e noi!
C’è qualcosa che sicuramente avretye addosso all’Ariston?
Giulia. Voglio qualcosa di particolare sulle mani, un tratto distintivo, magari un anello.
Alex. Potrei sciorinarti tutti i suggerimenti della mia stylist, ma sarebbe davvero troppo.Quel che è certo è che avrò in tasca l’armonica a bocca e lo scacciapensieri di mio nonno. Sono un giovane vecchio.
(Il verso che non dimenticherete? “ascoltiamo questo istante, se non ci pensi sarà più forte”).
di Elisabetta Sala