Colapesce (all’anagrafe Lorenzo Orciullo) e Antonio Di Martino al Festival di Sanremo fanno subito boom: La loro canzone Musica leggerissima è la più passata dalle radio
Colapesce Di Martino – entrambi siciliani, collaboratori da tempo – al Festival di Sanremo con Musica leggerissima, sono innanzitutto due amici. Due artisti che si sono incontrati dopo inizi differenti. Per molti già fenomeno di culto, sono outsider che qui potrebbero raggiungere la consacrazione mainstream. Incrociando le dita, in molti infatti li danno già vincitori del Festival.
Colapesce Di Martino, pubblicate il repack di I Mortali, dal titolo IMortali2. C’è una canzone nel disco a cui siete particolarmente legati?
“Abbiamo aggiunto a I Mortali alle tracce già presenti un adattamento in italiano di Born to Live di Marianne Faithfull, si chiama Nati per vivere. In quel pezzo lei parla di un’amicizia, ed è anche la nostra storia”.
Musica leggerissima, il vostro pezzo a Sanremo, parla di un vuoto da riempire. Di cosa si tratta?
“Questa canzone affronta il disagio che tutti stiamo vivendo. Ne conosciamo, noi, di gente caduta in depressione durante quest’anno. Cerchiamo di stemperare il dramma con una melodia leggera, ma l’idea è questa: appesantire la musica leggera”.
Colapesce Di Martino, qual è la vostra musica leggerissima, quella che fa superare i momenti bui?
Di Martino: “Per me sempre e solo i Radiohead, nei momenti più difficili”.
Colapesce: “Fabrizio De André, in particolare l’album La buona novella, mi regala subito un momento di benessere”.
I concerti in streaming, il teatro Ariston vuoto, quanto sentite la mancanza del pubblico davanti a voi?
“Tanto, perché il pubblico scalda e dà subito un feedback. È emozionante cantare davanti a tanta gente, ma non ci siamo mai sentiti a disagio davanti a un grande pubblico. Anzi, è sempre molto rassicurante”.
Nella serata dei duetti avete cantato Povera Patria di Franco Battiato. Come siete entrati in contatto col Maestro?
“Abbiamo lavorato con un suo collaboratore, Pino Pinazza, e abbiamo avuto un riscontro emozionante dalla sua famiglia. La sua voce sul finale ci ha emozionato tantissimi, lui ha ribaltato il paradigma della musica italiana. Portare il peso di quella canzone non è stato per niente facile”.
Di Elisabetta Sala