Philadelphia skyline

Tornare a viaggiare: io ricomincio da Philadelphia

23 aprile 2021

Non vedi l’ora di tornare a viaggiare negli Stati Uniti? La destinazione giusta per ricominciare è la “città dell’amore fraterno”: Philadelphia

 

Ho deciso: appena sarà possibile, il primo viaggio intercontinentale lo farò negli Stati Uniti. Si fa presto a dire Usa, gli States sono tanta roba. Da dove inizio? Ovviamente da… Google, che da un link all’altro mi porta su Discover Philadelphia. In effetti, gli Stati Uniti sono nati proprio a Philadelphia: qui, infatti, hanno scritto la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione. È deciso, la mia prima meta sarà “la città dell’amore fraterno” (con un nome così, viene proprio voglia di andarci). Non mi resta che pianificare il mio itinerario. Surfando sul sito ufficiale della città scopro la sezione Discover Philadelphia from home che mi consente di fare un giro virtuale tra i suoi palazzi storici, parchi e musei.

L’installazione dedicata all’amore 

A spasso con Modì

Scopro così che uno dei più interessanti musei cittadini, la Barnes Foundation, organizza visite virtuali partecipando alle quali ti sembra d’essere lì. La fondazione conserva capolavori dei maestri europei come Picasso, Modigliani, Matisse, Cézanne, Degas, Van Gogh. E sì, ci sono anche Renoir, Monet e Manet.

L’edificio della Barnes Foundation

La cosa bella, che spiegano gli esperti durante il tour, è che i quadri non sono semplicemente appesi al muro con la loro targhetta come in un museo tradizionale, ma compongono delle “ensamble”, che abbinano i dipinti a mobili e oggetti. Sembra di stare in una casa privata, arredata e corredata con gusto impeccabile. Oltre ai maestri europei dell’Ottocento, la Barnes è ricca di opere d’arte africana. Le statue di legno dai lunghi colli e nasi affilati che arrivano da Costa d’Avorio, Mali e Burkina Faso sono spesso affiancate alle sculture di Modigliani: impossibile non notare da dove l’artista livornese ha preso ispirazione.

Una delle sale della Barnes Foundation 

Faccio come Rocky Balboa

Da un museo all’altro, non posso perdere il Philadelphia Museum of Art. Salgo i 72 gradini della scalinata che portano all’ingresso emulando una delle scene più famose della storia del cinema: la corsa di Rocky Balboa che termina con la braccia al cielo proprio davanti al Philadelphia Museum of Art sulle note del celebre tema musicale Gonna Fly Now. E anche se sono sempre seduta davanti al computer, mi sembra davvero di volare. Grazie Philly, ci vediamo presto.

La scalinata del film Rocky

 

Foto by Sean Murray