Drexcode, piattaforma leader per il noleggio di look ready to wear, ha promosso #TogetherWeStand, il primo Charity fashion pop up store online
Charity fashion per aiutare la moda e dare un aiuto concreto alle famiglie in seguito all’emergenza sanitaria. È questo l’obiettivo di #TogetherWeStand, il primo charity fashion pop up store online, promosso da Drexcode. Si tratta della piattaforma leader in Italia per il noleggio di look ready to wear e di accessori moda.
Fanno parte del suo assortimento numerosi brand moda che ora si sono uniti per raccogliere fondi a favore della campagna #nevergiveup, promossa dalla Fondazione Laps. Voluta da Lapo Elkann la Fondazione Laps sostiene la Croce Rossa Italiana. Il suo compito è assistere tutte quelle famiglie che oggi versano in difficoltà economiche.
Charity fashion dal duplice scopo
Drexcode ha quindi scelto di mettere a disposizione la piattaforma, il team ed il database per dare un sostegno concreto sia al sistema moda sia alle famiglie. Duplice infatti è lo scopo della vendita di beneficenza. Da un lato si vogliono aiutare le famiglie devolvendo il 30% della vendita di abiti e accessori forniti dai brand partner alla fondazione Laps. La Fondazione provvede poi a distribuire buoni spesa.
Dall’altro, si punta a sostenere e coinvolgere il sistema della moda. Tramite Drexcode, infatti, i brand usufruiscono di una piattaforma per la vendita delle loro ultime collezioni. Sono numerosi i brand moda che stanno aderendo a #TogetherWeStand, divenuto presto il primo Charity retail multibtrand.
Innanzitutto, quelli già presenti nell’assortimento di Drexcode, come Alberta Ferretti, Vivienne Westwood, Antonio Berardi e Proenza Schouler. A questi si sono aggiunti Aspesi, Rochas e Halston. Ma non sono mancati i brand più giovani: Federica Tosi, Rosantica e Mantù. Fondato da Federica Storace e Valeria Cambrea, Drexcode, che ha un seguito di 260mila donne, è il primo store online in cui i brand della moda si uniscono per dare il loro contributo alle emergenze emerse in seguito alla pandemia causata dal Covid 19.
Di Cinzia Cinque