Grand Millennial Gucci

Grand Millennial, lo stile della nonna è chic

13 novembre 2020

Case pastello o athleisure, addio! Tornano fiori e velluti nell’arredo, foulard e tacchi comodi nel look

 

Forse è un trend che c’è sempre stato, ma è rimasto oscurato dai pouf rosa e dai divanetti di velluto mint green che nelle ultime stagioni hanno invaso i feed di Instagram. Lo stile Grand Millennial non è da confondere con lo shabby chic che ci ha fatto trasformare i nostri appartamenti in romantici bed&breakfast della Provenza.

Dall’armadio all’arredo

Tinte pastello à gogo e siamo andate in overdose, le case sembrano tutte uguali e ora abbiamo bisogno di ribellarci a tanta omologazione. Ne sa qualcosa Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, che qualche hanno fa ha cambiato i codici della Maison: via il glam a ogni costo, dentro la personalità e l’arte. E non solo nell’armadio. Ha smosso anche le acque dell’interior décor, mandando in pensione il minimalismo total white (o black nel caso di Gucci), per farci apprezzare una casa più eclettica, fatta di stampe floreali sulle poltrone.

Ma anche di check per coperte, righe e Toile de Jouy sulle tappezzerie e velluti con i toni densi come pietre preziose. E cosa c’è di più simile a tutto ciò se non la casa della nonna? Proprio quella dove passavamo i pomeriggi della domenica a rincorrerci tra vasi di porcellana e carrelli porta vivande in metallo e vetro.

Grand Millennial: granny but not old

Niente polvere però. Lo stile Grand Millennial prende i “pezzi forti” dalla generazione over 80 e li mescola con la freschezza e il pensiero green dei trentenni, in casa come nel guardaroba dell’inverno 2020. Maglioncini intrecciati a tinte pastello, gonne midi stampate, foulard da legare in testa. E poi orecchini di perla rigorosamente al lobo, borse a mano di coccodrillo (o presunto tale) e Mary-Jane con il tacco comodo. Sembrano vintage, ma non lo sono.

E anche i capispalla assomigliano a quelli della nonna: il cappotto è longuette, cammello e con il collo di pelliccia. Ma c’è una grande differenza: questa volta il pelo è fake e animalier perché sono Millennial e amano la sostenibilità e i dettagli eccentrici.

Di Paola Salvatore