Cristina Fogazzi

Cristina Fogazzi: “Sono orgogliosa di tutto quello che ho fatto e non mi fermo”

10 giugno 2022

Da beauty expert a imprenditrice di successo che ha rivoluzionato il modo di parlare di bellezza: l’Estetista Cinica Cristina Fogazzi ci racconta del suo percorso e dei nuovi progetti

 

In una manciata d’anni ha stravolto il mondo del beauty, creato il brand milionario VeraLab e scritto un libro campione di vendite. Nel 2021 Mattel le ha pure dedicato una Barbie in quanto modello di ispirazione femminile. Cristina Fogazzi, la seguitissima Estetista Cinica dei social, è ironica e fuori dagli schemi: la ricordate l’anno scorso sul red carpet della mostra del Cinema di Venezia con il team di VeraLab e le sue follower? Un vulcano di idee e di progetti, non solo nell’ambito della bellezza in senso stretto.

Chi è oggi Cristina Fogazzi e dove vuole arrivare?

«Sono sempre Cristina. Sempre inquieta, curiosa, appassionata e con il mio buon bagaglio di incertezze ma anche di soddisfazioni. Non mi sono mai data un punto d’arrivo. Mi reputo una persona in viaggio che incontra strade da esplorare. Credo di vivere il mio percorso imprenditoriale con un elemento in divenire, dove le sfide più complicate restano la prima scelta. Sarà un istinto folle, ma è il mio».

I prodotti bestseller di VeraLab, il brand di Cristina Fogazzi

Cosa non rifarebbe e di cosa è più orgogliosa?

«Può sembrare retorica, ma rifarei tutto. Sono arrivata sino a qui anche grazie a delle scelte sbagliate. Sono orgogliosa di aver creduto in ciò che facevo fino in fondo. Se avessi dato retta a tutti i “lascia perdere” che mi riecheggiano nella mente, avrei di sicuro fatto scelte meno convenzionali e meno rischiose».

Il nuovo gettonatissimo bendaggio salino drenante di VeraLab

Inclusività e body positivity fanno parte del suo dna: nel mese del Pride, quanta strada c’è ancora da fare verso il diritto all’autenticità e all’accettazione di sé?

«Siamo purtroppo lontani dal non essere giudicati per il nostro aspetto o per il nostro genere. Una donna è ancora molto penalizzata da critiche che riguardano la sua estetica anziché essere valutata per le sue capacità. Ma ne faccio anche un discorso di intolleranza più ampio, che abbraccia una qualsiasi digressione da ciò che la società ci ha sempre imposto come standard. Questo indirizzo verso l’inclusività è e resta un passo deciso e importante verso il cambiamento. Un ribollire culturale che spero possa intaccare le fondamenta di valori ormai inadeguati per lo spirito del tempo che domina questo periodo storico».

Il flagshipstore VeraLab di Roma / Foto Marco Curatolo

L’11 e 12 giugno a Reggio Calabria c’è l’ultima tappa del tour Bellezza al museo: perché ha voluto promuovere questa iniziativa a sostegno del patrimonio artistico italiano?

«Perché lo vivo come un dovere. Sia come persona che come imprenditrice. Viviamo in un paese meraviglioso, e l’arte dev’essere accessibile a chiunque. La cultura esiste e va stimolata oltre che condivisa. Il Tour Bellezze al museo è uno dei progetti più importanti a livello aziendale, nonché un momento in cui abbiamo la possibilità di incontrare la nostra community. E’ un abbraccio fortissimo che riceviamo puntualmente e al quale non rinunceremmo mai».

Il bracciale in edizione limitata DoDo loves Fagiane

A maggio ha realizzato una collaborazione con Dodo per lanciare un messaggio forte sui temi della sostenibilità e dell’inclusività, altri progetti in arrivo?

«C’è tantissima carne al fuoco e altrettante idee che vorrei sviluppare. Un elenco preciso al momento non sento di poterlo dare, ma si studia per costruire».

Di Nicoletta Salà

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