La classifica di Sanremo non lo ha premiato, ma Tananai ha reagito con ironia e fair play. E ora il suo Sesso occasionale è un irresistibile tormentone
Tananai Sesso Occasionale. Baby ritorna da me… Sorriso beffardo e una faccia da furfante che te la fa sotto gli occhi, Tananai, o meglio Alberto perché come dice lui sono la stessa persona («Se avessi costruito un personaggio lo avrei fatto figo»), si gode il momento di gloria dopo Sanremo. Ultimo in classifica con Sesso occasionale, il cui ritornello è già tormentone social, porta a casa la sconfitta più epica di sempre.
Cos’è successo dopo il Festival
A pochi giorni dall’uscita il suo brano è tra i dieci più ascoltati su Spotify Italia, i primi due live annunciati sono andati sold out così in fretta da essere riprogrammati in spazi più grandi (il 16 maggio al Fabrique di Milano e il 18 all’Atlantico di Roma). E sono andate esaurite anche le copie autografate del 45 giri con entrambe le canzoni del festival, Sesso occasionale e la cover Comincia tu feat. Rosa Chemical. Infine Instagram e Twitter, dove il festeggiamento per il 25esimo piazzamento e le battute sull’Eurovision («Spero ancora in 24 rinunce per andarci») lo hanno consacrato idolo dei looser.
Lui ci scherza con la sua solita ironia e dice: «Arrivati al sabato mi ero affezionato all’ultimo posto, lo volevo fortemente, ci tenevo. E poi chissà: ce n’erano 25 in gara ma se ne ce fossero stati di più sarei sceso ancora più in basso, in quel momento mi sentivo come l’infinito».
Si gioca. Ma cosa ti aspettavi davvero da Sanremo?
«Sinceramente, vedendo i nomi di quest’anno non potevo avere nessuna aspettativa reale. Ci sono andato inconsciamente, volevo farmi conoscere e non avevo obiettivi se non fare bene Sanremo stesso. Per me e per rendere orgogliose le persone che hanno lavorato al progetto».
Tananai Sesso Occasionale. Hai rivisto le tue esibizioni?
«Sì, mi sono riguardato. Non durante il festival perché dopo aver cantato volevo lasciarmi alle spalle ciò che era stato e pensare alla sera successiva. Ma la prima performance, nonostante i problemi per cui sono stato giustamente criticato, è la mia preferita. Mi stavo divertendo, forse un po’ troppo… La migliore invece è stata quella a Domenica In dalla zia Mara (ride perché era in playback, ndr)».
Il commento più carino?
«Jovanotti dopo la prima esibizione mi ha detto che dovevo migliorare perché altrimenti non si sarebbe capita la melodia. Ma mi ha anche detto che aveva ascoltato la mia musica, che gli piaceva e che mi trovava a fuoco. Il suo messaggio mi ha dato forza, un po’ di benzina».

Foto di Leandro Emede
Dicci della cover con Rosa Chemical.
«Volevamo omaggiare Raffaella Carrà e lo abbiamo fatto a modo nostro. Rosa Chemical è un artista che promuove un messaggio di amore, di apertura e di indipendenza da quelli che sono i giudizi delle altre persone. Lo fa in maniera provocatoria e può non piacere ma io stimo chi si espone per le proprie idee».
Archiviato il discorso Sanremo, come ti stai preparando ai live?
«Non vedo l’ora di suonare dal vivo, quello è il mio apice, il mio Nirvana. Voglio riproporre la mia discografia precedente e dare un’opportunità alla mia vecchia musica (Tananai ha già pubblicato numerosi singoli e un disco con lo pseudonimo Not for Us, ndr). Sono fiero delle cose che ho fatto e non c’è niente che rinnego».
Tananai. Raccontaci qualcosa di te.
«Sono cresciuto a Cologno Monzese, nell’hinterland. Qualche anno fa mi sono trasferito a Lambrate (quartiere di Milano, ndr) perché la città mi ha sempre affascinato, mi dà modo di conoscere nuovi luoghi e persone e io mi nutro di questo. Ora invece sono tornato dai miei: avevo dato la disdetta per la casa sei mesi fa, e chi mai avrebbe potuto prevedere che sarebbero scaduti nella settimana del Festival! Questa cosa mi fa ridere, adesso che ho successo con la musica dormo nella cameretta dei miei genitori. Per il resto ho studiato per due anni architettura al Politecnico ma il sogno è sempre stato questo».
E della tua fidanzata? La canzone parla di voi?
«È molto orgogliosa di me. Sesso occasionale è proprio la nostra storia perché ci siamo conosciuti, abbiamo fatto tanto sesso occasionale – e sicuro – per mesi prima di decidere che volevamo stare insieme come coppia. Sono fortunato perché è una persona che mi supporta seriamente, che mi ama. E io amo lei».
Il tuo nome d’arte arriva dal nonno.
«Pensa che anche Morandi lo conosce come “piccola peste”, è un modo di dire».
Tananai Sesso Occasionale. Ti abbiamo visto col cerotto sul naso.
«Visivamente lo abbiamo trasformato nella metafora di un cuore spezzato ma ti dò uno scoop: qualche giorno prima di girare il video ho trovato dei tipi ubriachi che volevano attaccar briga. Mi hanno malmenato, mi sono preso qualche schiaffo, mi sono fatto dei tagli. Era un cerotto di necessità ma alla fine è diventato figo!».
Potrebbe già essere questo l’aneddoto del festival. Ce n’è un altro?
«Dietro le quinte, io, Rosa Chemical e Massimo Ranieri che cantiamo A far l’amore comincia tu. È stato meraviglioso: il mio Sanremo poteva anche chiudersi lì».
di Rachele De Cata