Riccardo Cocciante

Riccardo Cocciante: Per il mio tour ho scelto “posti umani”

22 giugno 2022

Riccardo Cocciante a RTL 102.5: “Per il mio tour ho scelto di fare otto spettacoli, non di più. E di farli in posti umani dove c’è il contatto diretto con la gente”

 

Riccardo Cocciante è stato ospite a RTL 102.5 durante “W L’Italia” con Angelo Baiguini, Federica Gentile e Gianni Simioli. La sua musica è stata la colonna sonora della vita di più di una generazione. “Per me e i miei colleghi è importante rimanere nel tempo, ed è la parte più difficile del successo” ha raccontato Cocciante. “È molto più impegnativo creare musica che venga ascoltata tutta la vita che fare un brano e avere successo per poco tempo. Il grande piacere è vedere le canzoni continuare a esistere. Le canzoni devono vivere. Quando cantavo Bella senz’anima avevo venticinque anni, adesso lo vivo in un’altra maniera. La canzone matura con il tempo nel proprio interprete. Non dobbiamo imitare quello che eravamo, si cresce con la propria musica”.

“Cocciante canta Cocciante”

Riccardo Cocciante tonerà a cantare in Italia dal 19 luglio al 6 agosto, dopo dieci anni. “Non mi è mai piaciuto far parte di un sistema. Il sistema sono io, la mia isola e il mio pianeta”,  ha precisato l’artista. “Rimango nel mio pianeta e cerco di costruirmi e di continuare così senza farmi influenzare troppo dalle mode, anche se mi piace informarmi. Mi piacciono le novità ma non cerco di andare verso di loro. Quando è uscito Margherita, nel pieno periodo politico della canzone politica, quella era una canzone da non far uscire. Invece ha creato il suo angolo e sono fiero di questo”.

“Così come Notre Dame de Paris, era un modo che non esisteva di fare spettacolo, né in Francia né qui, era un rischio. Non esistevano neanche i luoghi per farlo, dovettero costruire il Gran Teatro per Notre Dame de Paris che, purtroppo, ora non c’è più. Bisogna chiedere di rifarlo perché a Roma non abbiamo una sala adatta per fare questo tipo di spettacolo. Ci vuole un bel posto”.

Dove si esibirà Riccardo Cocciante? “Sarò in luoghi storici del nostro Paese. Il 19 luglio a Firenze, il 21 a Marostica, il 23 a Bergamo, il 27 a Pompei e il 31 a Roma. E poi il  2 agosto a Diamante, il 4  Matera e il 6 a Ostuni. Ho scelto di fare otto spettacoli, non di più, e di farli in posti umani. Il motivo? Perché c’è il contatto diretto con la gente. Avrei potuto scegliere posti più grandi, ma rimanere artigiano penso sia una cosa importante. È un banco di prova anche per me, per verificare la mia efficienza e per preparare l’anno prossimo, quando festeggerò cinquant’anni di carriera”, ha precisato Cocciante.

“Quanto dureranno i concerti? Lo standard è di due ore, poi quello che succede. È un piacere ritrovare il pubblico, ritrovare il vero pubblico, quello che sta vicino a te. È come il processo di un attore che fa sia teatro sia cinema, a un certo momento l’attore del cinema vuole ritornare al teatro, alla cosa essenziale che lo ha fatto nascere. Noi cantanti siamo nati in posti vicino al pubblico e pian piano si allargano i confini”.

Durante i suoi concerti Riccardo Cocciante sarà accompagnato da una grande orchestra. “Sarà diretta da Leonardo De Amicis che, oltre a essere un musicista, è anche un mio amico da molto tempo. Lui ha cominciato con me, era nel mio gruppo come tastierista e poi è cresciuto ed è diventato un grande Maestro. Amo collaborare con i musicisti, sono un autodidatta, non scrivo musica, non la leggo, non ho ma imparato il pianoforte, né preso lezioni di canto”, ha rivelato Cocciante. “Quello che è bello è condividere la musica con dei bravi musicisti. È uno scambio. Magari posso dare la mia melodia, il mio canto, le mie armonie, ma ho bisogno di loro e della loro arte per avere uno scambio totale che amo molto”.

Il rapporto con il pubblico

Riccardo Cocciante sente l’affetto delle persone nei suoi confronti? “Si, lo sento tantissimo. Lo rispetto sempre, non riesco mai a dire no a qualcuno che mi chiede una foto o un autografo. Mi organizzo se voglio la mia intimità, infatti vivo a Dublino. Quando vengo qui mi metto a disposizione del pubblico, è quello che mi ha sempre eletto, dall’inizio mi ha scelto. ‘Bella Senz’anima’ è un successo del pubblico”, ha raccontato Cocciante. “Tutti dicevano che era una canzone cantata in modo strano e atipico, quando l’ha sentito il pubblico sono arrivato primo in classifica e ho fatto la prima televisione quando ero primo in classifica”.

Riccardo Cocciante cittadino del mondo

Riccardo Cocciante è sempre stato cittadino del mondo. “Sono nato nel Vietnam, parlavo solo francese e venendo qui in Italia a undici anni ho imparato l’italiano. Ho vissuto un po’ in Italia, poi ho vissuto in America a Miami, ora vivo da ventidue anni a Dublino, in Irlanda. Il mio posto di nascita forse è la musica”, ha detto Cocciante. “Non sono mai più tornato in Vietnam, prima perché vietavano il ritorno di quelli che andavano via, poi per la paura di vedere un ricordo deformato. Ho talmente dei bei ricordi che tornare lì mi dà quasi un po’ d’ansia, forse sarò deluso e non ho voglia di essere deluso. Mi hanno sempre detto che è un Paese che è cresciuto bene. Varrebbe la pena adesso”.