30 gennaio 2014

Matthew McConaughey, dalle commedie romantiche all’Oscar: è rinata una stella

Matthew McConaughey è candidato all’Oscar come miglior attore protagonista grazie a The Dallas Buyers Club (nelle sale dal 30 gennaio), basato sulla storia vera di Ron Woodroof, un cowboy texano omofobico, alcolizzato che scopre di aver contratto l’Aids, malattia che lo cambia drasticamente. Per la sua performance al fianco di Jared Leto, che interpreta invece un transessuale, l’attore ha perso più di venti chili, appena dopo aver recitato nei panni di un muscolosissimo spogliarellista in Magic Mike di Steven Soderbergh.

Venti chili di muscoli buttati giù a forza di dieta e corsa fino a raggiungere l’aspetto scheletrico che vedremo nelle sale cinematografiche a partire da oggi. Altri chili da riprendere per l’eccezionale cameo in The Wolf of Wall Street, quella dell’ultimo anno è stata un’altalena tra pesi diversi che denota senza dubbio la sua dedizione alla recitazione.

Non molto tempo fa, però, Matthew McConaughey era “solo” un apprezzato attore da boxoffice, un collezionista di commedie romantiche, di certo non il primo della lista tra gli attori drammatici più apprezzati di Hollywood. Era il playboy di Come farsi lasciare in 10 giorni, con la moto, la giacca di pelle e tutto il resto. Era il donnaiolo impenitente de La rivincita delle ex, il promesso sposo che perde la testa per la wedding planner Jennifer Lopez in Prima o poi ti sposo. Il classico bellone americano che coi suoi riccioli biondi, occhi chiari e fisico scolpito spopolava nelle commedie romantiche dei primi anni duemila, superati i quaranta, ha deciso di cominciare a cercare “Ruoli che mi spaventassero, che mi mettessero in crisi”. Ora che li ha trovati, c’è il bellissimo rischio di incappare anche in un Oscar?

di Manuela Puglisi