17 February 2014

Il Festival di Sanremo è alle porte: ospiti, big e polemiche

Domani, per chi fosse stato distratto negli ultimi giorni, inizia Sanremo. La 64esima edizione del Festivàl andrà in onda, come sempre, dall’Ariston, dal 18 al 22 febbraio, di nuovo sotto la guida dell’inseparabile duetto Fazio&Littizzetto. Tra i vip ci saranno: Giuliano Palma, Raphael Gualazzi con i Bloody Beetroots, Cristiano De Andrè, Frankie Hi Nrg, i Perturbazione, Arisa, Noemi, Francesco Renga e Giusy Ferreri. Al loro fianco, poi, le nuove leve: Rocco Hunt, The Niro, Bianca, Veronica De Simone, Diodato, Filippo Graziani, Vladim e Zibba.

Alla telecamera del pre e dopo festival ci sarà Pif, il Testimone di Mtv che ha emozionato (e stupito) molti con il suo La mafia uccide d’estate. Il suo compito, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, è quello di mostrare il lato b del Festival.

Cosa sarebbe Sanremo senza gli ospiti, italiani e internazionali? Per la lista completa, dovremo aspettare ancora qualche ora, ma qualche ipotesi si può già fare. Dopo l’intervento difficile e contestato dell’anno scorso girano voci di un Maurizio Crozza per la finale, una rivincita? Non sembra lasciare dubbi l’arrivo a Sanremo di Laetitia Casta che manca sul palco dell’Ariston dal ’99, voluta anche allora da Fazio, e che ha portato con sé da Nizza un…pianoforte. Altre voci danno Ligabue come ospite per la prima volta e c’è chi invece non ha voluto lasciare dubbi. Beppe Grillo, su Twitter, si “autoinvita”, scrive “Martedì sarò a Sanremo2014. Prima fuori dall’Ariston e poi dentro”. Il comico ligure, e leader del Movimento 5 stelle, manca dal 1989, si sarebbe regolarmente procurato un biglietto in platea, dobbiamo forse aspettarci un intervento a sorpresa?

C’è un ospite, però, che ha scatenato la polemica nientemeno che dei Papa boys. Rufus Wainwright, omosessuale, sposato con Jorn Weisbrodt, a favore dei matrimoni gay, autore di Gay Messiah che, nel suo repertorio ha anche una splendida cover di Hallelujah di Leonard Cohen. Insomma, per i Papa boys di un cantante blasfemo si tratta e, in un comunicato, chiedono di sospenderne l’esibizione con “l’intervento o le dimissioni dei vertici rai”.

Voi che ne pensate? Siete per il motto “Perché Sanremo è Sanremo” o, quest’anno, non seguirete il festival?

di Manuela Puglisi