Guardate la foto sopra e fermatevi a pensare: questa ragazza dalle curve esplosive, secondo alcuni talent scout, non doveva fare la modella. Troppo seno, troppi fianchi, troppo. Di tutto. Ma Kate Upton (21) è andata dritta come un treno e nel giro di qualche anno si è imposta come volto e corpo di campagne arci-note: da Guess a Victoria’s Secrets. In mezzo, due cover di Sports Illustrated Swimsuit, una di Vogue e una miriade di servizi sulle riviste di moda. Tanto criticata un anno, tanto richiesta un altro (nella moda succede spesso così). Fino a settembre 2013: giusto qualche settimana fa l’abbiamo vista inaugurare la fashion week di New York (un riconoscimento non da poco). E ora la troviamo su uno dei red carpet più glam: la serata di gala Fashion Group International’s Night of Stars, l’evento durante il quale vengono premiati i brand e i designer per il lavoro svolto durante il corso dell’anno. Il party si è teuto martedì 22 ottobre al Cipriani di New York: il Superstar Award è andato agli stilisti Marc Jacob e Robert Duffy (a consegnare i premi c’era la cantante Miley Cyrus). Tante le top presenti: Doutzen Kroes, Karlie Kloss, Alexa Chung. Ma i flash erano tutti per Kate: inguainata in un abito giudicato “cheap” da parte della critica, ha messo in mostra tutta la sua prorompente fisicità.
Il suo vero punto di forza, come avevamo scritto su Tu Style nel mese di dicembre 2012. Ne volete sapere di più? Ecco il nostro pezzo dedicato a Kate Upton:
Chi ci avrebbe scommesso… Chi l’avrebbe detto che questa ragazzona prosperosa, tanto lontana dalla classica immagine di “top da passerella”, avrebbe ottenuto in pochi mesi le cover di tre fra i magazine di moda più influenti al mondo (Vogue Italia, Cosmopolitan Usa e il primo attesissimo numero di CR, fashion book di Carine Roitfeld, che l’ha fortemente voluta)? Eppure Kate Upton, alias Body of the Year 2012 per GQ, ci ha sempre creduto. Cresciuta in Florida, 20 anni, fisico da pin up anni ’50, giudicata “fuori misura” da Victoria’s Secret, ha dichiarato: «Dicevano che ero solo un corpo per i costumi da bagno. Ma io ho sempre pensato di poter diventare una supermodella». E così, con una strategia degna dei migliori marketing manager, la panterona della pubblicità Guess (in lingerie, ha turbato i sogni di milioni di fan) si è “inventata” sul web: nel 2011 ha inaugurato il suo canale su YouTube, dove per prima cosa ha postato un video di lei che balla la Dougie dance (una sorta di hip hop scuoti-scuoti tanto amato negli Usa). Quel filmato, 9 milioni e mezzo di visualizzazioni, l’ha catapultata prima nella sede di Img Models (tra le agenzie di modelle più famose) e poi nell’Olimpo delle top. Ma la ragazza non dimentica gli inizi nelle “miniere di sale” dei cataloghi, la classica gavetta, e coltiva i suoi sostenitori a uno a uno. Come? Ancora grazie alla Rete: il suo profilo Twitter (quasi 600 mila followers) è denso di informazioni sulla sua vita e sul suo lavoro. Il tutto corredato da una sequenza di immagini da classica ventenne: lei che prepara i pancakes (in una cucina tanto “incasinata” quanto ordinaria), il fratello David che gusta il pranzo, i palloncini per il compleanno. E poi mamma, sorella, amiche e backstage fai-da-te, immortalati con il cellulare. Risultato: il New York Times l’ha incoronata “Miglior Fenomeno Internet” auto-promosso. Ora si è pure aggiudicata la cover di Sports Illustrated Swimsuit Edition (lo speciale costumi più venduto al mondo), e i migliori fotografi vogliono lavorare con lei. Prossimo desiderio? Diventare la futura Bond Girl. Ovviamente 2.0.
di Rachele De Cata