Scarlett Johansson: “Sono una combattente in Avengers e nella vita”

30 marzo 2019

«Mia figlia pensa che io faccia a botte. Ed è un po’ vero. Scarlett Johansson è tornata al cinema nel costume di Vedova Nera, eroina che deve salvare il mondo. Ruolo perfetto per lei, combattente anche nella vita. Soprattutto quando si parla delle donne

Interviste, che stress!

Ultimamente Scarlett Johansson ha problemi ad addormentarsi:  «Al termine di ogni giornata me ne sto sdraiata a letto a fissare il soffitto» confessa la 34enne attrice americana, appena atterrata a Londra da New York. Non è questione di jet lag: la star di Avengers: Endgame, film in cui torna a indossare il costume da supereroina di Natasha Romanoff/Vedova Nera, ha il terrore di svelare troppo durante le interviste. «Non faccio che ripensare a quello che sono stata sul punto di spiattellare, che stress!» racconta, autoironica.

Dopo 25 anni di carriera, in altalena tra pellicole indipendenti (da Lost in Translation a Lei) e blockbuster supereroici, eletta icona di stile e due volte la “più sexy del mondo”, è ancora una diva con i piedi per terra. Forse perché, pur essendo l’attrice più pagata a Hollywood, non ha dimenticato le difficoltà degli inizi: «A casa, quando ero piccola, tiravamo avanti grazie ai sussidi pubblici. I miei genitori hanno cresciuto me e i miei quattro fratelli a fatica, facendo conto sui buoni pasto».

Proprio queste esperienze le hanno dato la forza di affrontare qualunque sfida, proprio come i personaggi che sceglie: donne coraggiose che non hanno paura e lottano per quello in cui credono. In Avengers: Endgame, la sua Vedova Nera parte con i colleghi superstiti alla ricerca di Thanos, che nel film precedente ha eliminato metà della popolazione dell’universo. «Natasha è cresciuta, ha acquisito più consapevolezza di sé. È stata una bella occasione poterla interpretare a lungo: mostrare un’eroina come lei, imperfetta e dotata di un forte senso morale, ha aperto la strada
a quelle che sono venute dopo».

Sarà terzo matrimonio?

«Di solito noi attori aggiriamo le domande personali parlando del film, ma non l’ho ancora visto. E ora che si fa?» dice ridendo. «Potremmo discutere di altre celebrity: che novità ci sono? Chi
si sposa?». Beh, forse proprio lei. Secondo il settimanale People sarebbe pronta ad andare all’altare per la terza volta, dopo le nozze con Ryan Reynolds nel 2008 e quelle con il giornalista francese Romain Dauriac nel 2014, subito dopo la nascita della figlia Rose Dorothy. Dal 2017, dopo il divorzio da Dauriac, ha iniziato a frequentare il 36enne Colin Jost, conduttore del Saturday Night Live. Ma l’argomento, per lei, è top secret.

Si apre un po’ di più sulla figlia Rose Dorothy (il nome è un omaggio alla nonna), che ora ha 4 anni ma le idee non ancora chiare sulla professione della mamma: «Il cinema è un concetto astratto per lei: è convinta che io faccia a botte con la gente!» racconta. Scarlett la porta con sé sui set per farle capire una cosa importante: «Amo questo mestiere, ho lavorato duro per arrivare dove sono oggi. Voglio mostrarle che sua madre è una donna indipendente, che lavora ed è realizzata». Quando le chiedo se nella vita si reputi una combattente come Vedova Nera, annuisce: «Sono cresciuta in una famiglia attiva politicamente e credo che sia importante sostenere la propria comunità. Non mi definirei una cittadina modello, ma sono informata di ciò che accade nel mondo e mi espongo per ciò in cui credo» risponde Scarlett, che si è schierata contro Trump partecipando, lo scorso gennaio, anche alla Marcia delle donne.

Lotta agli stalker

La settimana scorsa, dopo essere stata inseguita da cinque auto coi finestrini oscurati, ha condannato i paparazzi che mettono a repentaglio la vita della gente: «Negli Stati Uniti le donne sono molestate e spaventate. C’è bisogno di una legge sullo stalking». Compreso quello dei paparazzi: «È solo questione di tempo prima che un’altra persona venga ferita o uccisa come la principessa Diana». Nel suo futuro c’è un film incentrato solo su Vedova Nera, ma lei non conferma né smentisce. Per adesso è solo curiosa di vedere Avengers: Endgame: «Ho stretto amicizie fortissime coi colleghi del cast, siamo una famiglia. Fare parte di questa saga mi ha cambiato
la vita, ma è difficile spiegarlo a parole. È un po’ come stare in tour con una band: non ti rendi conto
di cosa significhi fino a quando, un giorno, sarai triste e ti metterai a guardare le foto ricordo». Ride di gusto: «“Ah, i bei tempi in cui entravo in quel costume. Ma quella sono io?!”. Ecco, dirò così, mentre piangerò abbuffandomi di ciambelle».

di Lorenzo Ormando