11 giugno 2019

Bentornata vecchia Miley

Sexy. Trasgressiva. Senza peli sulla lingua: Miley Cyrus,  la bad girl del pop è di nuovo tra noi. E con il nuovo disco chiude ufficialmente la parentesi da brava ragazza

 

Vai a trovarla, un’altra come la Miley Cyrus degli esordi. Erano i primi anni Dieci e lei era la teenager che voleva a tutti i costi far dimenticare il passato da stellina Disney. Lo fece a suon di twerking selvaggi, linguacce esplicite su testi ancor più espliciti e indimenticabili cavalcate senza veli su palle da demolizione: regina inimitabile del pop trasgressivo e decisamente girl power (nonché dotata di una voce da far tremare le casse).

Due anni fa, però, la svolta: atmosfere country e una nuova immagine da brava ragazza accompagnarono l’uscita dell’album Younger Now, disco molto apprezzato dalla critica. Ma tutte noi, compreso l’intero mondo del music biz, ci domandammo: e adesso? Qualcuno ha ben provato a prendere il suo posto: Ariana? Sexy sì, ma non agli stessi livelli. Taylor? Cattivella sì, ma pur sempre con un’allure da fidanzatina d’America. Così quando venerdì 31 maggio è  uscito She Is Coming, il suo nuovo EP con sei canzoni inedite, abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Rieccola. Più Miley che mai.

 

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I’m nastyI’m so motherfucking nasty

«Sono cattiva, sono fottutamente cattiva», dice in Cattitude, pezzo elettro-dance che vede anche la collaborazione di RuPaul, la drag queen più famosa d’America. E rincara la dose nel brano Unholy: “The people calling me obscene. You hate me, you love me, you just wanna touch me” (la gente dice che sono scandalosa. Mi ami, mi odi, mi vuoi solo toccare). A far da antipasto al nuovo progetto discografico, una serie di teaser in cui si vede la cantante di Nashville mangiare voluttuosamente della frutta (ogni riferimento sessuale è puramente voluto e cercato) e diversi scatti sexy in lingerie Gucci. E poi naturalmente la cover, con maglietta Never mind the bollocks (omaggio al punk dei Sex Pistols).

Con lei, in questo nuova avventura discografica, anche alcuni big del rap, a confermare il suo status
di diva del pop cui nessuno riesce a dire di no: Ghostface Killah (del rispettatissimo collettivo Wu-Tang Clan), oltre a Swae Lee (del duo Rae Sremmurd) e il super produttore Mike Will Made It. She Is Coming, tra l’altro, non è che l’inizio. Miley, ormai signora Hemsworth da diversi mesi, fa sapere che nei prossimi mesi usciranno altri due EP: She Is Here e She Is Everything, per una trilogia (She Is: Miley Cyrus) che si preannuncia come l’evento discografico che riempirà le classifiche pop di questo 2019.

Dal 5 giugno Miley è anche tra protagonisti della serie tv di culto Black Mirror, dove interpreta una popstar oggetto dell’ossessione di una ragazzina (leggi anche a pag. 25). Nel frattempo, si occupa di tenere a bada le polemiche: «I love you Nicki, but I listen to Cardi» è tra i versi che stanno facendo più discutere di She Is Coming. Una presa di posizione nella faida tra le due rapper più potenti d’America? «Credo che a chiunque sia permesso godersi due artiste che fanno lo stesso genere» spiega. «Quando sei autenticamente te stesso, nessuno può essere come te. Quindi non devi preoccuparti che qualcuno ti rubi l posto, perché non può essere preso: tu sei unico». Bentornata Miley, ci sei proprio mancata.

Di Cristiana Gattoni