31 agosto 2019

Scarlett Johansson a Venezia: «Questo film parla anche di me»

 

«La prima vola che sono andata a parlare con il regista Noah Baumbach stavo divorziando dal mio secondo marito (il giornalista Romain Dauriac, ndr). Non sapevo di cosa avremmo parlato. Mi sono versata un bicchiere di vino e ho incominciato a raccontare a Noah, che non vedevo da tempo, la mia situazione. Poi lui mi ha detto che il suo nuovo film, Marriage Story, voleva raccontare proprio questo e che magari avrei detestato solo l’idea di farlo. Invece ho scelto di farlo: c’è molto di me e di tutti noi in questa storia».

Così Scarlett Johannsson, 34 anni, che di matrimoni alle spalle ne ha due (con l’attore Ryan Reynolds e con il giornalista Romain Dauriac dal quale ha avuto la figlia Rose), ha parlato del film in concorso, lodatissimo dai critici. Marriage Story inizia con le immagini di una coppia felice (lui è Adam Driver) per raccontare l’infelicità della fine: la decisione di separarsi e dividere il tempo con il figlio, le incomprensioni che diventano una costosissima guerra legale, l’immancabile affetto che resta per il partner ma viene schiacciato dalle liti legali e in una nuova vita dove il rancore ha preso il sopravvento. Eppure l’amore c’è stato e ancora fa capolino. Il film – che vedremo al cinema e su Netflix a dicembre – sa raccontare la sofferenza, la confusione e i sentimenti contraddittori con grande scrittura. Scarlett (ora in coppia con Colin Jost), in questi giorni indicata da Forbes come l’attrice più pagata al mondo, è candidata alla coppa Volpi (e prossimamente forse agli Oscar).

V.V.