Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin After 3

Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin: il nostro After è sempre più intenso

12 novembre 2021

Passione, gelosia, amore e insicurezza: è arrivato il film numero 3 tratto dai libri “young adult” di Anna Todd. La parola ai due protagonisti, Josephine langford e Hero Fiennes Tiffin

 

Chissà se Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin, protagonisti sullo schermo di After 3 e dei precedenti capitoli della saga, diventeranno stelle del cinema come Kristen Stewart e Robert Pattinson, amata coppia di Twilight. Di sicuro sono già celebrità mondiali per il pubblico “young adult”.

Lei, 24 anni, australiana, sorella minore di Katherine (attrice di Tredici), ha iniziato a recitare a 15 anni in vari cortometraggi per poi passare alla serie Wolf Creek. Lui, coetaneo, inglese, ha iniziato ancora più picco lo interpretando, fra l’altro, il Tom Riddle bambino di Harry Potter e il principe mezzosangue. Sono gli interpreti di Tessa e Hardin, i due innamorati della serie letteraria di Anna Todd uscita in 35 paesi, che ha venduto solo in Italia oltre 2 milioni di copie (ed. Sperling & Kupfer). E ha totalizzato 10 milioni di euro al cinema coi due film usciti nel 2019 e nel 2020.

E ora After 3 – che comprende i romanzi Come mondi lontani e Anime Perdute – è su Prime Video per la regia di Castille Landon, a raccontare le sfide che i due ragazzi affrontano crescendo. Quando Tessa sta per prendere la più grande decisione della sua vita, cioè trasferirsi a Seattle per realizzare il suo sogno professionale, Hardin inizia ad avere reazioni imprevedibili e a tormentarla con la gelosia.

Come si evolve la storia d’amore?

Hero Fiennes Tiffin: «Diventa più intensa e drammatica, perché entrambi crescono e devono prendere decisioni importanti per il futuro». Josephine: «After 3 esplora le loro insicurezze, le dinamiche familiari, le emozioni legate alla complessità del rapporto».

Cosa insegna sui giovanissimi?

Josephine Langford: «After racconta le loro relazioni complicate e spesso anche insane. Parte del terzo capitolo, per esempio, riguarda i traumi che Hardin ha avuto nell’infanzia e che lo condizionano, sottolineando la necessità per lui di lavorare su se stesso per poter stare in una relazione». Hero: «È un affresco della nostra generazione pur avendo tutti gli ingredienti di una fiction avvincente. E fra l’altro sono fiero di come mostra la loro vita sessuale e la scelta di usare il preservativo».

Il sesso è un elemento d’attrazione per i fan?

Josephine: «Non solo: ogni relazione ha risvolti sessuali e l’amore tra Tessa e Hardin viene raccontato a tutto tondo».

È vero che After 3 affronta anche il tema delle relazioni tossiche?

Hero: «Spero che, guardando gli errori dei protagonisti, i ragazzi possano riflettere ed evitarli. Il cinema può aiutare a conoscere le dinamiche di coppia osservandole con distacco. Io stesso, grazie al personaggio di Hardin, ho capito quanto sia importante conoscere se stessi e quanto l’infanzia e l’educazione ci condizionino».

La pandemia ha complicato le relazioni?
Josephine: «La convivenza forzata è stata un banco di prova e ha fatto emergere la solidità dei rapporti, portando alcune coppie a lasciarsi e altre a sposarsi. Del resto è successo anche nelle amicizie, alcune si sono rafforzate e altre si sono spezzate. Negli ultimi tempi tutti abbiamo sentito di più la necessità di relazioni sane e positive».

Avete già girato anche After 4…

Hero: «È una rarità poter girare film con una community di fan così ampia. Io e Josephine siamo entrati sempre più nei personaggi: ogni film mi pare migliore del precedente. Però ammetto che ho anche voglia di interpretare altri ruoli. E spero di poter restare un po’ di più a Londra, visto che After mi ha portato lontano (l’ultimo set è stato in Bulgaria, ndr)».
Josephine: «Penso di essere stata fortunata a far parte di una serie di successo come questa: girare più capitoli insieme aiuta a trovare la chimica ed è un esercizio utilissimo soprattutto a inizio carriera. Ora sogno di fare qualcosa di diverso, come una commedia o un film d’azione».

Quando e come avete iniziato a recitare?

Hero: «Il mio esordio, da bambino, è stato in un film girato da un amico di mio padre: dovevo mangiare del cioccolato appeso a testa in giù e, per farlo, mi avevano dato 100 sterline in contanti: ero felice soprattutto perché ho potuto comprare il kit della mia squadra di football preferita… Quindi è per puro caso che ho iniziato, altrimenti non mi sarebbe mai venuto in mente. A 11 anni ho avuto un ruolo in Harry Potter e il principe mezzosangue e a 17 ho deciso di tentare questa carriera».
Josephine: «Fin da bambina ho amato il cinema: non solo recitare, ma anche girare video con amici e montarli».

Tua sorella Katherine, che ha un anno più di te, ti ha ispirato?

Josephine: «Penso di sì e sono felice del suo successo, anche se non è seguendo il suo esempio ma solo il mio desiderio che ho iniziato a recitare».

Iniziare da bambino è stato un vantaggio per te, Hero?
Hero: «Penso di sì, era come un gioco e questo mi ha aiutato ad avere l’approccio giusto: a non sentire troppe ansie, a prendere i provini con leggerezza, senza fare una tragedia se poi non venivo scelto».

Altre soddisfazioni della vostra vita di attori?
Hero: «Mi piace moltissimo avere l’opportunità di viaggiare, anche solo per fare promozione».

Josephine: «Poter parlare in pubblico di “girl power” e di “shaming”, sperando che la mentalità possa finalmente cambiare, che si possa ottenere più uguaglianza e tolleranza».

Di Valeria Vignale – foto Getty Images