Harry e Meghan

Harry e Meghan: perché la docuserie Netflix fa discutere il mondo

15 dicembre 2022

Harry e Meghan. Nel mondo impazzano le polemiche sulla docuserie Netflix. Oggi arrivano le ultime tre puntate, tra bugie e verità

 

Harry e Meghan. Avevano promesso al mondo che nella docuserie Netflix avrebbero detto finalmente la verità. Eppure dopo i primi tre episodi è già polemica. E oggi si attende il rilascio delle ultime tre puntate.

«Decine di persone che non conosciamo hanno scritto di noi. Ora vogliamo far capire chi siamo davvero». La premessa degli ex royals è chiara e lampante. Seguono i dettagli della love story. In una narrazione che mette al centro l’amore e la famiglia che si sono costruiti, con Archie (3 anni) e Lilibet Diana (18 mesi) protagonisti di teneri filmati. Ma mai esposti platealmente alle telecamere.

Nel docu-reality la coppia si dichiara vittima di una stampa aggressiva e senza scrupoli. E di un’istituzione che non ha fornito aiuto nel momento del bisogno. «All’inizio mi dicevano che una volta sposata sarebbe passato tutto. Invece no. Ho sempre saputo che non importava quanto fossi “brava” o “buona”. Volevano distruggermi».

In realtà, prima ancora che la serie venisse messa in onda, già dopo il rilascio del trailer, i duchi di Sussex erano già al centro dei rumors mondiali. Il corrispondente reale Robert Jobson aveva già dichiarato che nel documentario c’erano molte bugie contro la Corte e la stampa britannica.

Harry e Meghan. Bugie o verità?

Pare ci sia una bugia sin dal racconto del primo incontro tra i Duchi. Nel 2017, subito dopo il fidanzamento ufficiale, in un’intervista alla Bbc i due avevano raccontato di essersi conosciuti durante un appuntamento al buio organizzato da una amica comune a Londra. Nel documentario invece lei dice: «Abbiamo cominciato a chattare su Instagram. Alla fine abbiamo detto: incontriamoci. Abbiamo prenotato in un locale. Harry era in ritardo ed io ebbi subito il sospetto che fosse un tipo con un ego enorme». E lui ha aggiunto: «La sera dopo siamo andati a cena nello stesso locale. Ho capito che era lei quella che cercavo da tempo. Non è facile per una donna subire la pressione che comporta questo ruolo, e capii che lei ne avrebbe avuto la capacità».

La famiglia reale smentisce Meghan anche quando dice che nessuno le ha detto come avrebbe dovuto comportarsi a Corte. Pare invece che lo staff della regina abbia fornito subito a Meghan un protocollo dettagliato sulla vita a Palazzo. E l’abbia invitata a contattare esperti che potessero guidarla. Ma che sia stata lei a declinare l’offerta e averne visti solo uno o due.

E ancora. Meghan sostiene che i funzionari di Kensington Palace le suggerirono di non invitare Ashleigh Hale, la figlia della sorellastra Samantha, che l’aveva insultata sui giornali, dandole della «arrampicatrice sociale». Ma i funzionari di Palazzo rispondono che non hanno mai messo bocca nella lista degli invitati alle nozze.

Razzismo e minacce 

Harry e Meghan nel documentario parlano anche di un razzismo che nel Regno Unito avrebbe raggiunto picchi violenti durante la Brexit. Il momento ha coinciso con l’ingresso di Meghan nella famiglia reale, nel 2017. Harry è convinto che lo storytelling tossico dei tabloid e delle istituzioni britanniche abbia causato un clima di odio verso di lei. Lei dice dispiaciuta: «Non sono mai stata davvero trattata come una donna di colore fino a quando non sono arrivata in Gran Bretagna».

Secondo Harry, poi, la famiglia reale non avrebbe mai difeso le donne di famiglia dalla stampa, in primis sua madre Lady Diana. E lui quando ha visto che sua moglie, oltre allo sciacallaggio dei media e della famiglia, cominciava a ricevere minacce di morte, ha deciso di proteggerla. L’unico modo era portarla via dal Regno Unito. Così l’8 gennaio del 2020 i Duchi si sono trasferiti negli Stati Uniti. Per proteggere la loro storia d’amore e i loro figli.

Meghan come Diana?

Harry paragona la vicenda di sua madre a quella di sua moglie. Su questo aspetto è molto duro, e accusa la Casa Reale di aver lasciato sola sua madre Diana: «Non ho molti ricordi di mia madre. È come se avessi bloccato dentro di me le immagini che ho di lei. Sta tutto nella differenza tra prendere le decisioni con la testa e con il cuore. Mia madre le ha sempre prese con il cuore. E io sono figlio di mia madre». Harry rimprovera alla Corona di aver lasciato sua madre sola soprattutto dopo la separazione dal principe Carlo del 1992: «Da quel momento è rimasta sola. Il dolore e la sofferenza delle donne che si sposano in questa istituzione, questa frenesia distruttiva. Ero terrorizzato, e non volevo vedere la storia ripetersi con mia moglie».

Due mondi distanti anni luce

Nel film c’è anche un attacco esplicito al padre Carlo, ritenuto assente durante gli anni in cui gli amici del Lesotho, in Africa, lo «hanno amato e fatto crescere». Non mancano le frecciatine contro William e Kate. Harry riflette su quanto la donna di cui è innamorato – un’attrice americana birazziale e divorziata – fosse diversa dal prototipo di moglie reale. «Per così tante persone in famiglia, specie per gli uomini, c’è l’impulso a sposare qualcuno che si adatti allo stampo, non qualcuno da amare per sempre». Un affondo diretto al fratello e alla sua impeccabile Kate. Una donna in linea con l’immagine e i protocolli della monarchia.

Meghan parla poi di suo padre Thomas, che avrebbe venduto la sua storia ai giornali e poi non se l’è sentita di andare al matrimonio. E soprattutto di sua madre Doria, che l’ha cresciuta e le è sempre stata accanto. Racconta di come l’ambiente in cui è cresciuta sia lontano da quello del marito, pieno di privilegi ma di castranti formalità. Di come si sia formata in una cultura multirazziale. Di come abbia fatto carriera con lo studio, la passione, e la forza di volontà

Harry e Meghan. Coraggio o incoscienza?

I critici sui tabloid mondiali fanno notare che il prodotto televisivo ha portato nelle tasche di Harry e Meghan centinaia di milioni di dollari. Quindi la loro sarebbe solo “una verità a pagamento”. Da parte di una piattaforma che ha bisogno di scoop per fare ascolti. The Times ha definito la produzione “una soap opera”. I duchi rischiano perfino di perdere per sempre i titoli nobiliari. Eppure nessuno prima d’ora aveva osato alzare la testa contro una stampa aggressiva, pronta a tutto per uno scoop. E soprattutto contro la Casa Reale inglese. Che – quanto a protezione dell’immagine privata della famiglia reale – non ha mai brillato per tolleranza e spirito di empatia.

Si sa, le verità non sono mai univoche, e dipendono dal punto di vista di chi le racconta. Intanto noi aspettiamo le ultime tre puntate per oggi, 15 dicembre. Cosa altro scopriremo sui Duchi più tartassati della storia recente?

Lo scopo del loro docu-reality è quello di farsi conoscere e forse farsi voler bene almeno un po’. Ma dopo le feroci reazioni della gente comune e della stampa internazionale, viene il solito sospetto che il coraggio e la felicità altrui diano decisamente fastidio. 

di Eleonora Molisani – Foto Getty Images

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