09 September 2014

James Franco, l’invasore dei Festival

E va bene che studia da icona pop, ma ora sta esagerando. A 36 anni James Franco ha raggiunto quota 100 tra film e video girati come attore, 25 da regista, 18 da scrittore e produttore, ha più titoli in curriculum di due miti 84enni come Clint Easwood e Sean Connery. Poi scrive libri, fa musica, insegna arte… Ed è pronto a invadere da solo ogni terra festivaliera: non c’è Mostra di Venezia o di Berlino, Sundance, Toronto, Cannes, che non abbia uno zampino di Franco che spunta sotto una qualche forma d’arte, sperimentazione, provocazione politically correct o bandiera di qualsivoglia libertà.

Un divo multitasking: morire che riesca a fare una sola cosa alla volta. A Venezia ha sfilato sul red carpet per la première di The Sound and The Fury, di cui è regista e attore: tratto dal capolavoro letterario di William Faulkner (come il precedente suo As I Lay Dying presentato a Cannes), lui recita la parte più difficile, quella del figlio idiota Benjy. E mentre passava al Lido con questo film, ha pensato bene di girarne un altro, in diretta. Così si è rasato a zero, fatto un enorme tatuaggio di Liz Taylor e Montgomery Clift sulla pelata e, con rayban e baffoni anni 70, si è fatto riprendere sul tappeto rosso per il suo prossimo titolo, Zeroville. Si è fatto anche dare un finto premio, complice il direttore della Mostra del Cinema, in una fantomatica Biennale del 1977. Finita la finzione, è tornato al suo film fuori concorso. Accolto tiepidamente. Qualche critico americano si è detto stufo di vedere i lavori di Franco, sulla carta così cool, letterari, pieni di buone intenzioni, eppure mai davvero convincenti.

In compenso merita un Oscar per il marketing. All’opposto di divi ormai cinquantenni come Brad Pitt o George Clooney, che si concedono a piccole dosi e poi giocano a nascondino, Franco è il prezzemolo dei social network. Da un lato è icona fashion, testimonial di Gucci e cantore della sua stilista Frida Giannini (su di lei e sulla maison ha prodotto anche il film The Director, che sarà nelle sale The Space dall’8 al 10 settembre). Dall’altro è tutto per il suo pueblo e non si nasconde, anzi:  arriva ovunque preceduto da strombazzamenti e autoscatti. Il paparazzo del selfie.

di Valeria Vignale