Johnny Depp a Berlino: «Viva il cinema che ci apre gli occhi»

21 febbraio 2020

Arriva con qualche capriccio da star – promette interviste che poi disdice, fa tardare mezz’ora la conferenza – ma quando è a contatto con il pubblico Johnny Depp, il più atteso sul red carpet della 70ma edizione della Berlinale, non diveggia per niente. Con l’immancabile cappello, occhialini dalle lenti blu, le maniche della camicia arrotolate che scoprono i tatuaggi sulle braccia, sorride al pubblico e applaude a tutto il team del film che lui stesso ha prodotto oltre che interpretato.

Minamata, presentato fuori concorso con la regia di Andrew Levitas, racconta la tragedia ecologica e umana che il fotografo americano W. Eugene Smith rivelò sulla rivista Life nel 1971 con un reportage sconvolgente, per il quale fu anche pesantemente malmenato. Minamata è una cittadina del Giappone le cui acque furono avvelenate per anni dalla multinazionale Chisso: mangiando pesce contaminato dal mercurio, molte persone morirono, altre restarono menomate. Il film racconta la battaglia delle vittime alle quali W. Eugene Smith, interpretato da Depp, diede visibilità internazionale.

«Mi ha molto colpito la vicenda ma sono stato anche affascinato dalla figura di Smith e dalle sue foto» ha raccontato il 56enne attore americano. «Ho ammirato la sua scelta, quello che ha passato e sacrificato per fare quegli scatti, con coraggio e generosità. Ho deciso di produrre e interpretare Minamata (che in Italia uscirà probabilmente dopo l’estate) perché è una storia da raccontare: mi piace il cinema capace di aprirci gli occhi ed è un onore, per me, contribuire con il mio lavoro a rendere le persone più consapevoli di quello che può succedere ovunque e sempre, non solo in Giappone negli anni 70. Mi piace raccontare la grande energia dei piccoli uomini e di ogni singola persona: ognuno di noi può guardare in faccia un problema e cercare di affrontarlo, iniziando anche da solo, perché se lo farà con convinzione anche altri troveranno il coraggio di seguirlo».

Valeria Vignale