Michelle Obama, alla convention dei Democratici, indossava una collanina con la scritta VOTE, che è andata a ruba
Michelle Obama infiamma la prima notte della convention democratica. E non delude neanche il suo stile. A colpire innanzitutto un accessorio. La collanina di Michelle Obama è d’oro con la scritta VOTE: l’ex First Lady la sfoggia e i social impazziscono. Un boom in pochi minuti delle ricerche su Google di ”collanina Michelle Obama”. Il gioiello di Michelle è stato prodotto da ByChari, un marchio che appartiene all’afroamericana Chari Cuthbert, e il costo è di 430 dollari. Attraverso questo marchio Cuthbert sostiene cause per la giustizia sociale.
Collanina di Michelle Obama: l’accessorio personalizzato
Michelle Obama aveva commissionato questa catenina personalizzata qualche settimana fa. La stilista non aveva idea che l’avrebbe indossata durante la convention. Dopo il discorso di Michelle, molti hanno comprato la collana, facendoci scrivere proprio “Vote”, senza comporre altri nomi o parole. Michelle Obama sa che qualsiasi cosa indossi andrà probabilmente a ruba. Per questo motivo spesso sostiene etichette e marchi più piccoli e meno noti. Molti sono di designer appartenenti a minoranze, o culturalmente diversi.
Le scelte fashion di Michelle
Le sue scelte stilistiche hanno avuto spesso un messaggio politico, soprattutto nelle occasioni più importanti. L’abito indossato nel 2016 durante il discorso di Barack Obama sullo stato dell’unione, di un giallo acceso per trasmettere positività ed energia, era di Narciso Rodriguez. Prima che Barack Obama avesse terminato il discorso, il vestito era andato esaurito sul sito Neiman Marcus. Qui era in vendita al costo di 2.095 dollari, poi ridotto a 628 dollari (570 euro).
L’abito di Michelle di Asos
Michelle Obama con il marito Obama nello Iowa Con un abito Asos
La stessa cosa era accaduta nel novembre del 2012 quando Barack Obama aveva annunciato la rielezione su Twitter pubblicando una foto in cui abbracciava la moglie: indossava un abito a scacchi bianchi e rossi di Asos che andò subito a ruba.
Di Elisabetta Sala – Foto Getty
