processo depp versus heard

I panni sporchi delle celeb si lavano a Hollywood

03 giugno 2022

Processo Depp versus Heard. Messa finalmente la parola fine alla guerra dell’ex pirata dei Caraibi e dell’ex moglie. Ha vinto lui. Ma è davvero finita qui?

 

Processo Depp versus Heard: ieri, 2 giugno, il verdetto. Lui ha vinto, almeno per ora. E dire che sembravano la coppia più bella del mondo. Ma era chiaro da subito che qualcosa non andava. Si sono sposati il 3 febbraio del 2015. Ma in settembre, dopo il red carpet del perdibile Black Mass al Festival di Venezia, non avevano un’aria così smagliante. Due sex symbol. Lui di notorietà planetaria, ma gonfio e appesantito. Lei appesa al suo braccio, affascinata e disorientata. Belli ma non bene assortiti. Una ragazzina di 28 anni come appendice della turbolenta star cinquantenne. Nel 2016 il matrimonio era già finito. Le accuse di molestie hanno fatto perdere a lui il ruolo di Pirata dei Caraibi e quello del cattivo Grindelwald nella saga di Animali fantastici.

Difficile immaginare però il post divorzio. In elenco: l’astio, la guerra feroce in tribunale, i dettagli miserabili (come dita tagliate,  cacca nel letto, vodka a fiumi, cocaina a pioggia), le accuse reciproche di gravi malattie. Che tristezza per due che si dichiaravano “perdutamente innamorati”. Lui le ha chiesto 50 milioni di dollari per aver scritto sul Sun che ha sperimentato la violenza domestica (senza nominarlo). Lei ha raddoppiato chiedendone cento. Hanno continuato imperterriti a farsi del male davanti al mondo intero. E lo scontro è già una docuserie su Discovery +.

Processo Depp versus Heard: meme a gogò

Si sono augurati cose orribili con due opposti schieramenti a sostenerli, i pro-Depp e pro-Heard. Il barbaro processo mediatico è stato condito da meme più o meno cattivi e compilation dei “momenti buffi”. Su TikTok l’hashtag #justiceforjohnnydepp ha avuto 7 miliardi di visualizzazioni. Un edit comico dell’ex Pirata “stanco marcio degli avvocati di Heard” è stato visto oltre 20 milioni di volte. L’hashtag #justiceforamberheard, invece, ha totalizzato 25 milioni di consensi. Su Twitter, social appena (forse) comprato da Elon Musk, altro avvelenato ex di Amber, le ragioni di Depp sono state universalmente condivise. Se uno vale uno, il popolo della Rete ha deciso da che parte stare molto prima della sentenza.

Non è la solita commedia del C’eravamo tanto amati. C’è odio. Tra i messaggi di Depp agli amici, portati in tribunale come prova, uno è terribile: «Affoghiamola prima di bruciarla!!!». Si è voluto sbandierare l’intimità, lavare in pubblico i panni sporchi (letteralmente), tirare fuori il peggio. Trattandosi di attori, anche recitando, e rendendoci impossibile distinguere la verità dalla narrazione. Annamaria Bernardini de Pace, agguerrita matrimonialista, dice sempre che «sulle macerie dell’amore non si costruisce, ti seppelliscono».

Quanti modi ci sono per dirsi addio? Tanti

Per questo esiste la “linea Paltrow”. È lo sforzo di restare amici con disaccoppiamento consapevole anche quando non è del tutto vero. L’alternativa è la reciproca distruzione. Come quella che stiamo rischiando oggi con la guerra (vera) tra Russia e Ucraina. Sono tante le forme dell’addio. Da quello elegante, affettuoso: Gwyneth, un esempio quasi irripetibile, all’educato, come Jeff Bezos e MacKenzie. Ma anche diplomatico, vedi Bill e Melinda Gates, o piuttosto maleducato, come per i Brangelina. Quello arrabbiato Depp-Heard è il peggiore.

Si poteva evitare? Forse no, perché loro ormai esistono soltanto per combattersi. Nel film Una relazione (a Venezia l’anno scorso e poi su Amazon Prime) Stefano Sardo e Valentina Gaia hanno messo in scena una situazione vissuta per davvero. Almeno nell’idea: non sono più una coppia, ma hanno salvato l’amicizia. Valentina ha spiegato così il legame tra la sceneggiatura e la loro storia: «L’intenzione di non perderci ci ha portati a volerci ancora bene in una forma diversa. Tutto finisce quando non hai più rispetto per l’altro o per te stesso. Bisogna fermarsi un attimo prima, tenere un po’ di amore da parte per lasciarsi».

Processo Depp versus Heard: è davvero finita?

È esattamente questo il problema. Nel caso Johnny Depp-Amber Heard è rimasta soltanto la rabbia. Un sentimento che fa parte di uno schema che la psicologa Michela Rosati conosce bene: «Paradossalmente, l’odio tende a mantenere il legame. Se desideri fare del male alla persona che ti ha ferito resti vincolato a lei più di quanto vorresti. E la vendetta non riesce a garantire alcun sollievo. Non puoi cancellare una parte della tua vita, ma devi voltare pagina… Neanche le star, con il loro esercito di consulenti, fanno eccezione. Darsi in pasto al pubblico non serve. Non c’è alcun vantaggio nel lanciarsi accuse gravissime alimentando il gossip».

Ora però un verdetto ha messo la parola fine alla guerra. Amber Heard è stata giudicata dal tribunale di Fairfax, in Virginia, colpevole di diffamazione nei confronti dell’ex marito Johnny Depp. Lui dovrà ricevere 15 milioni di dollari: 10 di danni compensativi e 5 di danni punitivi. Lei invece avrà diritto a 2 milioni di dollari perché ha vinto un capo di accusa. Infatti, è stata riconosciuta vittima a sua volta di diffamazione da parte dell’attore. Ma temiamo non sia finita qui. Amber Heard ha già annunciato che farà ricorso. 

Testo di Roselina Salemi – Foto Getty Images

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